IL FATTO

Finisce ai domiciliari, dipendente sospesa a Salerno

Provvedimento del Ruggi nei confronti di una addetta al Cup

SALERNO. Dipendente del Ruggi sospesa dal servizio, perché da oltre un mese era in carcere. Ma da circa un anno e mezzo si assentava spesso dal lavoro, in uno degli uffici della palazzina amministrativa. I problemi della dipendente, A. A., queste le sue iniziali, erano diversi. Di sicuro c’erano quelli di salute del coniuge che avranno influito spesso anche sulla tolleranza adottata nei suoi confronti dai vertici aziendali, nonostante i ripetuti diverbi con i colleghi, le molteplici querele a causa del suo atteggiamento poco disponibile con chi era a stretto contatto con lei. Spostata d’ufficio, dalle cartelle cliniche al Cup, continuava ad adottare atteggiamenti poco rispettosi nei riguardi dei colleghi. In pratica negli uffici non la si vedeva spesso. Timbrava quando le era più comodo per poi sparire. In diverse occasioni non la si vedeva affatto al lavoro, poi in ritardo arrivavano richieste di ferie e permessi. A volte il coniuge arrivava con la donna al lavoro, costretta dunque ad allontanarsi dalla postazione per accompagnare il marito in bagno. Non erano più in tanti a sopportare quell’atteggiamento, nonostante le note difficoltà familiari della collega. (m.c.)
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