«Finanziamenti per la Fondovalle Una parte di quei fondi è fittizia» 

Palmieri, sindaco di Roscigno ed ex presidente della Alburni: «Nella somma stanziata dalla Regione ci sono anche soldi erogati in passato all’Ente montano e non restituiti alla Provincia che farà ricorso»

ROSCIGNO. «La ripresa dei lavori della Fondovalle-Calore parte in malo modo, perché una parte dei fondi rappresentano quote fittizie». A sostenerlo è Pino Palmieri, sindaco di Roscigno ed ex presidente della Comunità montana Alburni. «Nel quadro tecnico economico relativo ai lavori della Fondovalle - sottolinea Palmieri - la somma complessiva comprende anche 1.860.000 euro circa (alla voce imprevisti e lavori in economia), fondi erogati in passato all’Ente montano e non restituiti alla Provincia. Nel medesimo atto viene specificato che la Provincia avvierà azione legale nei confronti della Comunità Alburni per il recupero delle somme in questione. Questa voce - secondo Palmieri – è fittizia in quanto la Provincia non la recupererà mai, visto il tempo trascorso».
Nel contempo però si dice preoccupato che questa situazione possa ritorcersi contro gli operai. «Come minoranza, in seno al Consiglio della Comunità montana Alburni – evidenzia il primo cittadino di Roscigno – abbiamo presentato una interrogazione al nuovo presidente, Donato Cervino, chiedendo di impugnare la determina della Provincia, in quanto se la stessa dovesse davvero procedere, come annunciato, l’azione legale andrebbe a bloccare le somme utili per pagare gli stipendi degli operai forestali».
Da qui la richiesta di giocare di anticipo rispetto all’ente provinciale. Il tratto finanziato, alcune settimane fa, dalla Regione, per circa 9 milioni di euro, con relativo avvio lavori, riguarda i circa 4,2 chilometri tra Mainardi di Aquara e Castelcivita. Gli interventi consistono nel porre in essere alcuni viadotti, quindi ci sono strutture da completare e collaudare, con tempi di intervento stimati in un anno. Per consegnare l’intervento complessivo invece, iniziato circa 15 anni fa, una volta operati questi interventi, mancano all’appello altri due tratti: in direzione Serre, per ulteriori 15 milioni di euro, già finanziati; quindi il collegamento tra Serre e Campagna, tratto non finanziato per altri 10 milioni di euro. Una volta che sarà terminata, la Fondovalle-Calore collegherà Campagna a Serre e ad Aquara, quindi il Cilento interno con gli Alburni.
I lavori sono ripresi a metà luglio scorso, dopo un lungo stop, operato nel 2012, quando la Soprintendenza aveva ritirato il nulla osta espresso dieci anni prima, sostenendo che quella autorizzazione era ormai scaduta e che una parte dell’opera, già realizzata, non ne aveva rispettato i limiti. Ne è seguita una battaglia legale: le sentenze hanno stabilito che le difformità contestate dalla Soprintendenza riguardavano aspetti marginali, come il numero di piloni nella costruzione dei viadotti “Cannicelle” (quattro anziché sei) e “Alburno” (otto al posto di dieci), nonché di materiali in parte diversi da quelli che erano stati autorizzati.
Andrea Passaro
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