Finanziamenti agricoli bloccati da un cavillo 

I fondi europei destinati ad investimenti per attività in aree rurali in conflitto con norme del Puc

Finanziamenti europei per l’agricoltura: un cavillo burocratico blocca gli imprenditori sarnesi. Con il decreto dirigenziale luglio 2017 la Regione Campania ha attivato la nuova misura del P.S.R. Campania 2014-2020 rivolto agli investimenti in attività extraagricole in aree rurali. La misura è dotata di risorse per 10 milioni di euro e prevede l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto fino a 40.000 euro per la nascita ovvero per lo sviluppo delle imprese nei territori delle classi C e D.
Ma, secondo un’osservazione fatta dal consigliere comunale di minoranza Giovanni Montoro, il finanziamento non sarebbe “spendibile” nel territorio sarnese, qualora venisse concesso a un imprenditore del posto: «Dopo una mia specifica richiesta, accolta con grande tempestività e interessamento dal presidente della commissione urbanistica del Comune di Sarno, in questi giorni si svolgerà uno specifico incontro al fine di vagliare alcune criticità delle norme di attuazione del Puc e del Ruec del Comune - afferma Montoro - l’oggetto dei lavori con la commissione urbanistica sarà quello di armonizzare le norme tecniche di attuazione del Puc ai princìpi del Piano di sviluppo rurale della Regione. La risoluzione e il superamento di tale criticità interpretativa delle norme attuative del Puc, permetterebbe agli imprenditori agricoli e alle aziende agricole già esistenti di poter accedere, senza difficoltà, ai finanziamenti a fondo perduto erogati dalla Regione Campania nel Piano di sviluppo rurale per conto dell’Unione Europea per la costruzione di immobili produttivi (opifici agricoli, strutture di allevamenti, locali per la vendita diretta, depositi) con esclusione di quelli per uso abitativo. I finanziamenti regionali, in alcuni casi, possono arrivare fino al 90 per cento delle spese».
Nello specifico, la questione sollevata da Montoro, deriva da una norma presente nell’attuale Piano urbanistico del Comune di Sarno che consentirebbe la costruzione di fabbricati a fini abitativi su un fondo agricolo, ma non prevede la creazioni di quelli a fine produttivi. Condizione per cui, adesso l’amministrazione comunale dovrà adottare gli opportuni provvedimenti per far sì che le imprese abbiano i requisiti per accedere al regime degli aiuti comunitari. La misura ha una scadenza prevista per il 28 febbraio 2018.
Danilo Ruggiero
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