la consegna delle chiavi

«Finalmente un’abitazione vera»

Ieri diciotto famiglie hanno lasciato definitivamente i prefabbricati

«E’ giunta l’ora». Questa la prima affermazione di alcuni assegnatari di case che dopo tre mesi di ritardo e oltre trent’anni di vita nei prefabbricati, ieri mattina, sono entrati in possesso delle chiavi delle loro abitazioni di via Luigi Ferrara a Pregiato.

Un giorno speciale dove l’hanno fatta da padrone le lacrime, le emozioni, i brindisi e, soprattutto, la possibilità di voltare pagina, dopo moltissimi anni di sofferenza tra le lamiere dei container. Le lacrime di Anna Franca Manzo appena ha messo piede nella sua nuova casa di 85 metri quadri, la dice lunga sulle difficoltà incontrate durante il post terremoto, quando la sua casa è stata per ben 23 anni un prefabbricato.

«Spero che adesso la vita mia e dei mie figli - ha affermato Anna Franca Manzo - sia meno dura di quella vissuta nelle baracche. Ringrazio già il Signore per avermi fatto vedere questo giorno, perché tante persone anziane che si sono ammalate proprio nelle baracche non hanno avuto neanche la gioia di vedere realizzati i nuovi alloggi».

Tra le 18 famiglie che ieri hanno fatto il loro ingresso nelle case, il cui spazio sottostante diversamente dai primi palazzi, è un’ isola pedonale che non contiene posti auto, c’è anche Rosaria Pisacane, che più di altri ha lottato per ottenere una casa.

«Ci hanno fatto patire fino all’ultimo - sostiene la signora Rosaria Pisacane - ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Avevo preparato i pacchi con la roba da trasportare nella nuova casa già da prima di Natale, ossia dalla seconda data di consegna andata elusa, poi abbiamo dovuto aspettare fino a febbraio prima di vedere la consegna delle case».

Un solo aspetto della vicenda lascia scontenti gli assegnatari, l’assenza di posti auto sotto casa. (a.f.)