Finalmente c’è la surroga Ora il Consiglio è “regolare”

Maria Esposito è entrata nell’assise di Pontecagnano al posto di Vecchione Anastasio e Lanzara: «Sindaco e maggioranza hanno ammesso imprecisioni»

PONTECAGNANO. Surroga, è fatta: ieri mattina il consiglio comunale di Pontecagnano Faiano, all’unanimità, ha preso atto dell’ingresso in consiglio comunale della prima dei non eletti, Maria Esposito, al posto del consigliere dimissionario di maggioranza Antonio Vecchione. Si risolve, quindi, dopo quattro mesi circa, ossia da quando – a fine agosto – Vecchione rassegnò le dimissioni, il nodo relativo alla sua sostituzione in consiglio comunale.

«Sono molto contenta di essere qui e di poter lavorare insieme a voi per la comunità», ha commentato, emozionata, Maria Esposito. «Il sindaco Sica e la maggioranza hanno riconosciuto che ci sono state imprecisioni – è stato il commento di Giuseppe Lanzara, del Pd, e di Antonio Anastasio, di Uniti per Pontecagnano Faiano – questo vuol dire che non ci eravamo sbagliati quando abbiamo ritenuto non sufficienti le dimissioni presentate da Vecchione a fine agosto. Il documento dei giorni scorsi, tuttavia, sancisce le sue dimissioni. Buon lavoro alla signora Maria Esposito».

Un clima cordiale, quindi, nel civico consesso, che ha portato alla conclusione di una vicenda che appunto si trascinava da mesi. Sulla surroga pende, tuttavia, ancora il ricorso al Consiglio di Stato presentato nelle scorse settimane dai consiglieri di opposizione di Uniti per Pontecagnano Faiano Anastasio, Pasquale Lamberti e Franco Smarra. I tre, insieme al Pd, lo scorso settembre – in sede di consiglio comunale – non avevano preso atto della surroga e deliberato in tal senso, specificando che per loro le dimissioni di Vecchione non erano regolari: Maria Esposito aveva presentato quindi ricorso al Tar e i giudici amministrativi le avevano dato ragione, riconoscendo come regolari le dimissioni di Vecchione, annullando la precedente delibera di “non presa d’atto” (in consiglio, in quella occasione, si erano presentati solamente i consiglieri di opposizione, che però avevano il numero legale per svolgere i lavori) e indicando al consiglio di tornare in aula. Proprio avverso questa sentenza del Tar i consiglieri di Uniti per Pontecagnano Faiano hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato.

Critica la sinistra extraconsiliare, ossia Pro Sinistra Italiana: «Le dimissioni di Vecchione erano effettive sin dalla firma del suo contratto con la polizia municipale, si è perso soltanto tempo. Pontecagnano Faiano ha bisogno di una nuova classe dirigente».

Marco De Simone

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