Filippini e cingalesi Una festa che abbatte le barriere religiose

Due iniziative domani pomeriggio per cristiani e buddisti «Ma stiamo lavorando insieme per questo appuntamento»

Doppia festa interreligiosa e interetnica domani a Salerno, con l’incontro di due comunità straniere di religioni diverse, cristiana e buddista. Sarà piazza San Francesco ad ospitare la versione salernitana della “Flores de Mayo”, in italiano “Fiori di Maggio”, il tradizionale festival si tiene ogni anno nelle Filippine, in onore della Vergine Maria. Si tratta di una festa con tanto di costumi tradizionali e stand con piatti tipici che da giorni sta vedendo impegnata la numerosa comunità filippina presente in città. «Sono sedici anni che siamo presenti a Salerno – spiega Amor Velasco – Di anno in anno aumentiamo sempre di più. Facendo un conto approssimativo parliamo di circa quattrocento connazionali. Penso che domenica ci saremo quasi tutti. Da noi questo festival è molto sentito ed anche in patria si organizza alla fine di maggio, mese interamente dedicato alla Madonna con una serie di iniziative e momenti di preghiera».

Domani alle 16, come da programma, ci sarà la celebrazione della santa messa. Poi tutti in piazza per saggiare i piatti tipici ed ammirare gli abiti caratteristici delle grandi feste tradizionali. «Dobbiamo ringraziare don Rosario Petrone, dell’Ufficio Diocesano Migrantes – continua Velasco – che ci sostiene in queste nostre iniziative, facendo anche da collante tra le diverse comunità straniere presenti in diocesi».

Ed è proprio in collaborazione con lo staff dell’Ufficio Migrantes dell’arcidiocesi di Salerno, Campagna e Acerno che, sempre domani pomeriggio, si terrà la “Festa del Buddha”, organizzata dalla comunità salernitana dello Sri Lanka che conta in città un centinaio di persone. Dopo un primo momento di preghiera guidato da un monaco e che si terrà nel chiostro del convento dei Cappuccini, i cingalesi si sposteranno in piazza Valittuti per la festa vera e propria. Nella grande piazza del trincerone saranno esposte le tradizionali lanterne orientali che illumineranno gli stand. «Cercheremo di riprodurre le caratteristiche atmosfere che ci sono nel nostro paese in questa occasione – racconta Priyanthi Perera – per l’organizzazione della festa da giorni stiamo lavorando insieme, cingalesi cristiani e buddhisti. Rispetto alle altre comunità siamo in pochi ed ogni occasione è buona per incontrarci e mantenere vivo il legame con la cultura della nostra terra».

Paolo Romano

   ©RIPRODUZIONE RISERVATA