Figlio conteso a S. Arsenio: madre libera

SANT’ARSENIO. Torna in libertà l’italo-venezuelana di Sant’Arsenio finita ai domiciliari la scorsa settimana con l’accusa di sottrazione di minore. La misura cautelare è stata revocata ieri dal...

SANT’ARSENIO. Torna in libertà l’italo-venezuelana di Sant’Arsenio finita ai domiciliari la scorsa settimana con l’accusa di sottrazione di minore. La misura cautelare è stata revocata ieri dal Riesame. Unico provvedimento rimasto in essere nei confronti della donna è quello del ritiro del passaporto. L’istanza al tribunale della libertà era stata presentata dall’avvocato Vincenza Guerra dopo che il gip del tribunale di Sala Consilina aveva respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari. Al centro di questa delica vicenda c'è un bambino di sette anni conteso tra l'Italia e il Venezuela dopo un matrimonio finito male dopo circa dieci anni. Il caso scoppiò tre anni fa, quando la donna decise di fare ritorno a Caracas, portandosi il bambino. La donna partì nel mese di ottobre del 2010. Il padre quando si rese conto che sua moglie non aveva intenzione di tornare col bambino sporse denuncia presso l’Autorità Centrale ossia l’organo che si occupa del rimpatrio di bambini di nazionalità italiana portati all’estero. A giugno del 2012 la sentenza di primo grado della corte Venezuealana che sancì il rimpatrio in Italia del piccolo. Sentenza confermata in appello sempre in Venezuale nel mese di settembre ed anche in via definitiva dall’Alta Corte nel dicembre dello stesso anno. Il bambino però non tornò mai. Il padre del piccolo attraverso l’avvocato Enrico D’Amato si attivò per l’esecuzione della sentenza. Circa dieci giorni fa la moglie era tornata in Italia ma senza il figlio: da qui l’arresto.

Erminio Cioffi