Fiamme a Santa Maria del Rovo

Sfiorata la tragedia per il rogo di un deposito nelle palazzine: paura per la presenza di una bombola

Tragedia sfiorata ieri mattina, poco dopo le 9,30, nell’area delle case popolari di nuova realizzazione in località Santa Maria del Rovo. Un incendio, quasi certamente di origine dolosa, ha danneggiato dei locali che si trovano sotto alcuni edifici: in uno dei locali, da tempo abbandonati e diventati oramai deposito di materiali di varia natura e anche di rifiuti, c’era, tra le tante cianfrusaglie, anche una grossa bombola di gas, e per lunghi minuti si è temuto un’esplosione.

Fiamme altissime e denso fumo nero hanno invaso le case sovrastanti, nelle quali dallo scorso novembre vivono quattro famiglie, subito allontanate per evitare pericoli, ma rientrate subito dopo la fine delle operazioni di spegnimento. L’allarme è stato lanciato da alcuni residenti in palazzine adiacenti, che hanno subito avvertito i Vigili del fuoco, i quali, una volta sul posto, hanno lavorato per circa tre ore prima di riuscire a domare completamente l’incendio.

Insieme ai Vigili del fuoco, nell’area delle palazzine a Santa Maria del Rovo sono arrivate una volante della Polizia locale, con il vicecomandante Giuseppe Ferrara e il tenente Angelo D’Acunto, e una della Polizia di Stato del vicequestore aggiunto Marzia Morricone, con a bordo agenti della sezione scientifica per i rilievi finalizzati all’accertamento dell’origine dell’incendio. Sul posto è intervenuto anche un automezzo della protezione civile, guidato dal vicecoordinatore Felice Sorrentino.

Secondo prime indiscrezioni investigative, la matrice del rogo sembra dolosa, pochi i dubbi infatti che sia stato qualcuno ad appiccare le fiamme.

Quei locali abbandonati e chiusi male con delle tavole di legno, sono al centro di una diatriba fra i residenti e l’amministrazione, accusata di non aver mai assegnato quegli spazi alle famiglie che risiedono nelle case da oramai un anno. Ben presto, i locali in questione sono diventati delle discariche con dentro mobili vecchi, grosse buste di plastica, materiali di risulta edilizia, secchi, pneumatici e, appunto, anche una bombola di gas.

Il malumore per una situazione più volte segnalata, è esploso proprio durante le operazioni di spegnimento: alcuni residenti, inviperiti, hanno chiesto ai vigili urbani un sopralluogo da parte del sindaco Marco Galdi, che, secondo loro, appena un mese fa, era stato avvisato dello stato di abbandono in cui versano i locali. Da diversi mesi gli abitanti delle palazzine ne avevano chiesto l’affido, ma il Comune sembra aver declinato la proposta per un mancato accordo con la ditta appaltatrice dei lavori che, a quanto pare, avrebbe voluto venderli.

Annalaura Ferrara

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