Festività natalizie Ora gli esercenti snobbano il Comune

Assegnate solo quindici casette di legno su quarantuno Polemiche dall’opposizione per il video mapping

Sarà la crisi economica, sarà una questione culturale o l’ammirazione per il forestiero, ignorando le potenzialità cittadine, sta di fatto che alcune attività che avrebbero dovuto dar lustro al cartellone natalizio sono state un vero flop. Sotto osservazione finiscono mercatini e sponsorizzazioni. L’amministrazione comunale aveva previsto quattro aree tematiche dove accogliere le casette di legno. Quarantuno quelle messe a bando. Ne sono state assegnate appena quindici, quelle di via Matteotti. Le più care, per giunta. Sono andate deserte le opzioni di piazza del Corso, piazza De Santi e piazza Caduti di Nassiriya.

Gli operatori commerciali, di Nocera Inferiore e di altre zone, non hanno trovato interessante l’offerta presentata a più riprese dall’amministrazione comunale. «Abbiamo fatto una previsione forse troppo ottimistica – ha dichiarato l’assessore allo spettacolo Maria Laura Vigliar –, avevamo fatto anche una diversificazione di prezzo. Non c’è stato riscontro, ma le animeremo in altro modo. L’idea iniziale viene comunque mantenuta e con le risorse a disposizione». «Il programma natalizio – ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali, Saverio D’Alessio – è sicuramente uno dei progetti più belli in assoluto promossi. Scontiamo il fatto che non c’è una tradizione consolidata. Bisogna lavorarci».

Paradossalmente l’assenza di richieste per i mercatini nelle aree tematiche, spiegano nelle stanze del settore turismo e spettacolo, ha consentito al Comune di risparmiare sull’allestimento. Se le capanne di via Matteotti sono del Comune, le altre sarebbero state fittate. Eppure lo scorso anno anche piazza del Corso fu meta ambita, così come via Matteotti. Solo che nel 2015 i mercatini nello spazio di San Matteo furono gestiti da un’associazione privata. Le attività sono però tutte confermate: «In piazza Caduti di Nassiriya sono previste una serie di manifestazioni. Nel week end ci sarà animazione e artisti di strada. Resta tale pure l’area cult. L’unica variazione è relativa all’assenza delle casette», ha aggiunto D’Alessio.

Sulla graticola è finito pure il piano sponsorizzazioni. L’ente contava di incassare 75.000 euro. Ci si è fermati molto lontani da questa cifra. I soldi sarebbero serviti a sostenere il video mapping. Qualcosa in più, a spettacoli iniziati, è stata recuperata, ma si è intorno ai 20.000 euro. E sulle proiezioni sulla facciata del Comune ha scatenato la polemica il consigliere d’opposizione Antonio Iannello: «Video mapping con una piazza deserta. Eppure ogni giorno si spendono 1.927 euro». L’ex esponente del Pd ha ironizzato sui costi sostenuti e sulla scarsa presenza di pubblico, in particolare nei giorni feriali. «Iannello ha pubblicato foto del pre mapping, fatte un quarto d’ora prima dello spettacolo, in media sempre pieno», gli ha replicato D’Alessio.

L’assessore Vigliar ha però sottolineato la grande adesione delle associazioni al cartellone degli spettacoli: «Abbiamo avuto tante richieste da non riuscire a soddisfarle tutte. Speriamo di poterlo fare anche dopo le feste. Credo che il cartellone nel complesso sia di buona qualità. Volevamo fare di più, ma ingiusto parlare di flop». Molto appetibile la possibilità di utilizzare, per esempio, il teatro Diana che l’amministrazione ha messo a disposizione di tantissime associazioni in maniera gratuita.

Salvatore D’Angelo

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