Festa per i cento anni di Federico Scarpa

Insignito del titolo di commendatore, è stato segretario provinciale dei postelegrafonici della Uil

Non capita a molti di arrivare a 100 anni e, guardandosi alle spalle, di concludere che tutto sommato almeno fino a 98 la vita è stata come meglio non poteva essere. E capita a uno sparuto numero di persone, tra le quali i coniugi Pompeo Scarpa e Annamaria Bonati, di vantare l’uno il padre e l’altra la madre centenari. Federico Scarpa infatti ha appena varcato l'ambito birthday, attorniato dai figli Giovanni, Pompeo e Carla, dalla sorella Bettina (una “giovane” 98enne), dai nipoti di primo e di secondo grado e da una folta schiera di amici e parenti.

Nato a Salento, paesino del Cilento, il 3 novembre del 1912 in una famiglia numerosa (con due fratelli perduti nell'ultima guerra (Pompeo morto e Mario disperso), Federico prese il posto del padre quale direttore all’Ufficio postale del vicino comune di Stio. Lì conobbe La maestra Natalina Sabatella che diventò sua moglie. Insieme, negli anni ’50 si trasferirono a Salerno. Qui Federico, che intanto aveva superato il concorso per ispettore provinciale delle Poste, cominciò a interessarsi di sindacato nella Uil arrivando a ricoprire la carica di segretario provinciale dei postelegrafonici. Tra gli anni ’50 e ’60, fu anche segretario particolare del senatore socialdemocratico Luigi Angrisani, seguendolo a Roma negli incarichi di Governo. Persona mite, disponibile e cordiale, si è concesso il lusso di guidare l’auto fin sotto la soglia dei 90 anni. Insignito del titolo di commendatore (terzo grado del cursus honorum al merito della Repubblica), Federico Scarpa ha continuato ad avere un rapporto inestinguibile con la terra nativa. Anni fa ha fondato a Salerno l’associazione Età d’Argento attiva nel settore della terza età, dove numerosianziani hanno trovato modo di superare l’isolamento e aggregarsi in iniziative in campo culturale e ricreativo. Cento anni si possono riempire in molti modi. Federico Scarpa ha saputo riempirli di attenzione e interesse per i problemi e la vita di quanti gli sono passati accanto. Che oggi lo festeggiano e si augurano di arrivare alla sua età. E magari anche alla sua saggezza.

Giuseppe Vuolo

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