Festa in strada fino alle 3 prima della sfilata

Sabato notte goliardico per tantissimi gruppi poi la levataccia per la manifestazione finale

SALERNO. Non hanno praticamente mai smesso di suonare, marciare e ricordare i bersaglieri, oltre 20mila, arrivati in città nell’ultimo fine settimana in occasione del 61esimo Raduno nazionale. Fino alle tre di sabato notte, soprattutto in centro città, piccole fanfare girovagavano godendosi la frescura serale continuando a suonare e cantare, attirando la curiosità di tante altre persone che hanno continuato ad accoglierli ed incoraggiarli con gioia, quasi non rendendosi conto che era notte fonda. Un clima febbrile, forse anche inatteso per certi versi, ha regalato a visitatori e salernitani un bagno di allegria e condivisione che ha fatto sentire tutti parte di una grande famiglia. Riposti, ma solo per pochissime ore, gli strumenti musicali ed i cappelli piumati, alle sei in punto tutto è ricominciato: l’assembramento nella zona orientale della città era previsto intorno alle nove ma quasi tre ore prima i bersaglieri, accompagnati da mogli, figli e nipotini erano già in strada, pronti a godersi l’ultima giornata di una straordinaria settimana. Fra un caffè ed un cornetto si ricordavano aneddoti divertenti e commoventi in attesa di potersi mettere in formazione per marciare finalmente, a passo cadenzato, verso Piazza della Concordia dove più di ventimila persone hanno sfilato davanti alle tre tribune allestite per l’occasione. Lungo la direttrice principale della città ogni regione aveva un suo punto di raccolta: lì ci si organizzava con stendardi e medaglieri, ordinatamente e con grande abnegazione perché il colpo d’occhio fosse effettivamente perfetto. Quasi tre ore perché tutti arrivassero a destinazione, poi lentamente si è iniziato a marciare. Da piazza Monsignor Grasso, a Mercatello, prima che la parata iniziasse il fiume di sfilanti arrivava quasi fino a Torrione. Ai balconi tricolori e tanto entusiasmo, i salernitani hanno applaudito tutti ma ad avere un trattamento “speciale” è stata la rappresentativa campana, ultima a chiusura della parata. Il corteo, incredibilmente ordinato, ha rispettato con grande puntualità la tabella di marcia riversandosi poi in Piazza della Concordia. Ma la chiusura ufficiale si è tenuta in Piazza Amendola alle 17 in punto, alla presenza di autorità civili e militari, la bandiera italiana è stata salutata ed ammainata.

Carmen Incisivo

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