IL FATTO

Festa di San Giovanni, niente processione

Dopo Pagani anche i cittadini di Angri dovranno rinunciare all’atteso rito religioso. Il sindaco Ferraioli: parlerò col vescovo

ANGRI -  La festa in onore di San Giovanni Battista, molto attesa dai cittadini di Angri, quest’anno non si farà. La notizia filtra dal comitato festeggiamenti in onore del Santo Patrono che ha inteso rinviare al prossimo anno il programma civile che solitamente accompagna le celebrazioni del 24 giugno. Una decisione figlia del veto momentaneo imposto dalla Diocesi di Nocera-Sarno su ogni tipo di processione religiosa che ha già determinato lo stop a quella della “Madonna delle Galline” a Pagani.

Il simulacro del Battista non attraverserà, dunque, le strade cittadine. Lo storico comitato, in sinergia con la parrocchia guidata da d on Enzo Leopoldo , è promotore di tutte le attività che gravitano intorno alla festa. «Ad oggi la situazione è purtroppo chiara: non ci sono le condizioni per programmare le consuete iniziative legate alla festa», dice il presidente del comitato, Alfonso Lambiase , che a seguito del confronto con gli altri componenti delle “maglie rosse” ha scelto la strada del rispetto della decisione del vescovo Giuseppe Giudice . Il prossimo 24 maggio ci sarà, invece, la tradizionale cerimonia dell’Alzata del Quadro in programma quest’anno in piazza Crocifisso alle ore 20. Per il terzo anno consecutivo gli angresi dunque dovranno rinunciare alle iniziative civili legate alla festa patronale; resta, invece, da confermare il programma religioso che solitamente prevede la messa all’alba della domenica in piazza San Giovanni.

«In settimana ho parlato con don Enzo della questione, essendo egli stesso il vicario di monsignor Giudice a cui ho intenzione di chiedere di ricevermi entro i prossimi giorni – annuncia il sindaco Cosimo Ferraioli - È tutto ancora in fase di elaborazione, lo stesso comitato festeggiamenti si è ritrovato spiazzato e in ritardo rispetto alla tabella di marcia, vista l’incertezza dopo le dichiarazioni del vescovo». Chiara la posizione del primo cittadino angrese rispetto alle decisioni adottate dalla guida della Diocesi: «Sono contrario al divieto delle processioni, soprattutto perché è il momento più importante e simbolico della nostra festa patronale. Porterò questo mio pensiero a monsignor Giudice a cui invierò richiesta ufficiale per ricevermi, con la speranza che da qui alle prossime settimane possa cambiare opinione».

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere provinciale Giuseppe Del Sorbo : «Rispetto la decisione della Diocesi ma non la condivido: la pandemia ci ha imposto serie restrizioni ma il senso di responsabilità non dovrebbe continuare a tradursi in rinunce. Confido nell’atteggiamento responsabile dei fedeli e, per questo, mi auguro possa esserci un ripensamento da parte dell’Assemblea del clero e del Vescovo». La notizia del blocco dei festeggiamenti è circolata in città provocando la presa di posizione della società civile e della comunità doriana che attendeva con ansia di riabbracciare il Battista. «Da operatore culturale non posso che rammaricarmi delle difficoltà che vive l’indotto che orbita intorno alle feste patronali, ma non posso esimermi dal concordare con le decisioni ecclesiastiche», afferma Carmine Lanzieri Battaglia, presidente dell’associazione “Il Circolo delle Arti”.

Luigi D’Antuono