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Festa della polizia penitenziaria nel carcere di Fuorni

Grande festa, ieri mattina alla casa circondariale di Salerno, per il 199esimo anniversario della fondazione del corpo di polizia penitenziaria. Autorità civili, militari e religiose hanno varcato le...

Grande festa, ieri mattina alla casa circondariale di Salerno, per il 199esimo anniversario della fondazione del corpo di polizia penitenziaria. Autorità civili, militari e religiose hanno varcato le porte del carcere di Fuorni per partecipare alla cerimonia durante la quale il direttore Stefano Martone ha innanzitutto ringraziato i 229 agenti che con «senso del dovere e responsabilità» prestano servizio nell’istituto di reclusione che al momento ospita circa 400 detenuti. «Nell’arco di un anno il sistema penitenziario è molto cambiato – ha detto Martone – e le carceri sono state chiamate a un forte rinnovamento che ha seguito due direzioni: quella della apertura, tant’è che nella nostra struttura il 90 per cento dei detenuti gode di un cospicuo numero di ore a celle aperte; e quella della prossimità, praticata, appunto, dagli agenti». Nonostante la perenne carenza di organico, nel carcere di Fuorni è stato possibile attivare, con l’aiuto dell’Asl, un reparto di salute mentale e un’area trattamentale; diverse le associazioni che con progetti ad hoc garantiscono attività volte al benessere psicofisico dei reclusi. Addirittura un collaudato gruppo di lavoro che, in economia, ha effettuato diversi interventi di restyling della stessa struttura penitenziaria, dall’impermealizzazione dei tetti all’adeguamento dei reparti di transito dove sono scomparsi, così come impone la Corte di giustizia europea, i bagni a vista. Infine, la casa circondariale di Salerno è stata tra le prime ad adottare l’applicativo informatico spazio detenuti che permette di tenere sotto controllo il sovraffollamento delle carceri garantendo a tutti i detenuti il necessario spazio vitale in cella per mon incorrere nelle sanzioni europee.

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