cava de' tirreni

Festa della pizza senza autorizzazioni Sanzioni in arrivo

Contestate alcune irregolarità agli organizzatori dell’evento Accuse dell’opposizione all’amministrazione comunale

Rischiano pesanti sanzioni amministrative gli organizzatori dell’Expo Pizza, l’evento serale che si sta svolgendo nell’area parcheggio di via Gramsci e che – salvo provvedimenti di sorta – dovrebbe tenersi fino al prossimo 25 settembre. Occupazione del suolo pubblico, somministrazione di alimenti e allestimento di pubblico spettacolo: queste le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento dell’evento, ma a quanto pare – come fanno sapere dagli uffici di Palazzo di città – ci sarebbero stati problemi con tutti e tre i tipi di permessi fin da sabato scorso. Durante i primi sopralluoghi della polizia locale, era stato accertato che gli organizzatori dell’evento – pur affermando di aver prodotto in via telematica la necessaria segnalazione di inizio attività (Scia) – non avevano esibito alcuna autorizzazione alla somministrazione di alimenti. È emerso solo lunedì che una Scia sanitaria per la somministrazione di cibi e bevande era stata prodotta ma il Suap l’aveva ritenuta non legittima in quanto priva dell’indicazione di un preposto, di una figura cioè responsabile e che facesse da garante. Solo nel pomeriggio di lunedì, dunque, l’organizzazione dell’evento – dopo aver venduto per due giorni alimenti e bevande senza autorizzazione – ha provveduto a mettersi in regola con il permesso in questione.

Altra storia, invece, per l’organizzazione di uno spettacolo. In questo caso, stando a quanto fatto sapere dagli uffici tecnici di competenza, nessuna autorizzazione è stata mai concessa. Tuttavia ogni sera, sul palco allestito nel piazzale Gramsci, si sono esibiti diversi artisti. Circostanza che, lunedì sera, ha costretto le autorità competenti a rimanere in zona oltre l’orario di lavoro per vigilare sull’andamento dell’evento. A quanto pare, però, si è atteso che gli agenti della polizia locale andassero via dall’area per dare il via allo spettacolo. Da qui, poi, alla questione dell’occupazione del suolo pubblico. Agli organizzatori è stato infatti concesso l’utilizzo di mille metri del piazzale Gramsci. Anche qui, però, non sono mancate perplessità: difatti nella giornata di ieri da Palazzo di città sono partite formali richieste alla Metellia servizi, società in house che gestisce l’area, per vigilare sull’effettivo suolo pubblico occupato che non corrisponderebbe a quello richiesto.

Intanto non sono mancate le polemiche: da un lato il consigliere Massimiliano Di Matteo ha sottolineato l’esigenza di maggiori controlli da parte delle polizia locale, dall’altro l’ex sindaco Marco Galdi ha puntato il dito contro il “pressapochismo” dell’amministrazione. «Che l’amministrazione comunale abbia consentito di iniziare un evento senza autorizzazioni – ha detto Galdi – è una scelta che denota pressappochismo e menefreghismo. Dispiace che a pagare questo modo di fare possano essere gli operatori coinvolti, che vivono onestamente di queste iniziative».

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