Ferrarese presenta ad Eboli la sua dissacrante idea di Dio

EBOLI. “Il libro che i benpensanti non vi farebbero leggere mai”: così l’autore Michele Ferrarese ha definito il suo volume, “Uccidendo Dio”, che verrà presentato questa sera (ore 20) nella sala...

EBOLI. “Il libro che i benpensanti non vi farebbero leggere mai”: così l’autore Michele Ferrarese ha definito il suo volume, “Uccidendo Dio”, che verrà presentato questa sera (ore 20) nella sala dell'Italia lounge bar. Un testo che si preannuncia, come suggerito dal titolo, dai toni dissacranti e corrosivi, a tratti fortemente polemici. La forma narrativa adottata è quella del dialogo familiare con il lettore che si traduce in un un flusso ininterrotto di coscienza che oscilla fra la prosa e i versi cui Ferrarese affida il racconto, autobiografico, di quanto possa essere difficile sentirsi parte integrante della società.

Da qui parte la rivoluzione di chi è concentrato su una visione dell'individuo come padrone del proprio destino, «Liberandosi da un’idea di Dio e della religione considerata opprimente e superflua - spiega in merito in una nota l'autore - per apprezzare il valore di ogni unico e irripetibile soffio vitale». Classe '72, originario di Potenza, dopo aver frequentato l'istituto magistrale "Teresa Confalonieri" di Campagna, Ferrarese si è arruolato nella Marina militare per 2 anni. In seguito è entrato a far parte della Polizia penitenziaria, dove attualmente ricopre la qualifica di assistente capo dell’Icatt, l'istituto a custodia attenuata per il trattamento delle tossicodipendenze di Eboli. (a.d.v.)