Ferraioli: «I blackout dovuti a sabotaggi» Milo: «Un’assurdità» 

Botta e risposta tra sindaco e consigliere di minoranza sulle strade spesso al buio in alcune zone di Angri

Potrebbero essere dovuti a un intenzionale sabotaggio i continui disagi legati all’illuminazione pubblica in città. A farlo sapere è stato il sindaco, Cosimo Ferraioli, secondo cui uno o più malintenzionati si divertirebbero a far saltare l’energizzazione della rete, sospetto nato anche perché esisterebbero – sempre a detta del primo cittadino angrese – punti in cui la manomissione non sarebbe poi così complicata. Si spiegherebbero così le notti al buio di via Concilio, piazza Son Giovanni, via Salice, via Da Procida, via Canonico Fusco, via Casalanario e altri quartieri della città.
L’ipotesi di Ferraioli arriva dopo mesi di polemiche che avevano visto finire nell’occhio del ciclone l’esternalizzazione della pubblica illuminazione, affidata da ormai quasi un anno al Consorzio Fenix di Bologna, per conto del quale è la ditta Angri S.C.A.R.L. srl ad eseguire i lavori sul territorio. Proprio a quest’ultima erano stati imputati i continui blackout che si sono susseguiti negli ultimi mesi. La più accreditata delle spiegazioni era infatti che il processo di ammodernamento degli impianti stesse procedendo più lentamente del previsto e che per questo ogni tanto la rete facesse flop. Per Ferraioli c’è invece l’ombra del sabotaggio e ha fatto sapere di aver già segnalato il problema al gestore.
L’ipotesi però non convince per niente il consigliere d’opposizione Alberto Milo: «Mi cadono le braccia», ha esordito di fronte alle dichiarazioni del primo cittadino. Secondo il leader dei Popolari Angresi quella del sindaco sarebbe una spiegazione poco credibile, dal momento che «le cabine elettriche hanno una doppia chiusura di sicurezza, pertanto per forzarle c’è da fare un buon lavoro. Se fossero state veramente manomesse sarebbe sotto gli occhi di tutti e, considerato che i blackout avvengono per l’intera città ci dovrebbe essere almeno un cittadino che abbia notato una cabina distrutta, cosa che invece non risulta». Ammettendo una remota possibilità che Ferraioli abbia ragione, Milo fa poi notare che significherebbe che il gestore viene meno al suo obbligo di sorvegliare gli impianti e che il sindaco dovrebbe provvedere a contestare la mancanza.
È insomma un braccio di ferro senza fine quello tra i due politici. Lo stesso membro dell’opposizione porta avanti da mesi una battaglia contro l’affidamento della pubblica illuminazione al Consorzio Fenix per presunte irregolarità che si sarebbero verificate al momento di appaltare il servizio. Un caso su cui ha voluto indagasse la Procura della Repubblica. La questione è ancora aperta.
Valentina Comiato
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