Fermi i lavori della torre a Santa Teresa

Dopo lo sminamento dell’area si è bloccato tutto. Richieste dal Genio Civile modifiche di carattere strutturale al progetto

Sono fermi al palo i lavori per la costruzione della torre dell’Autorità portuale in piazza della Libertà. Dallo scorso 22 gennaio, giorno in cui l’area fu consegnata materialmente all’impresa aggiudicataria, nel cantiere non è stato messo nemmeno un mattone. L’area fu recintata, furono installate le baracche di servizio e la gru, fu effettuato anche lo sminamento. Poi, però, i lavori non sono mai iniziati.

A quanto si è appreso, sembra che ci siano stati dei motivi di natura progettuale. Dopo i problemi tecnici in piazza della Libertà, dove si verificò un cedimento sulle cui cause è ancora in corso un contenzioso giudiziario, sembra che il Genio civile abbia chiesto delle modifiche progettuali per quanto riguarda l’aspetto strutturale dell’opera. Come è noto, la torre per la sede dell’Autorità portuale fa parte del progetto complessivo di piazza della Libertà, disegnata da Ricardo Bofill e dalla Lotti & Associati. Tra Comune di Salerno e Autorità portuale fu stipulato un protocollo d’intesa, con cui quest’ultima acquisiva la progettazione della torre e si impegnava a pagare direttamente i progettisti.

Sembra che se non si apporteranno queste modifiche i lavori per la torre, destinata a sede dell’Autorità portuale, non inizieranno. Attualmente gli uffici sono allocati in quattro sedi diverse, di cui tre in via Andrea Sabatini e una quarta nel palazzo Sorgente in piazza Umberto. Ciò comporta problemi logistici ed organizzativi (i dipendenti sono una trentina) e, soprattutto, un esborso per i canoni di locazione e la quadruplicazione delle utenze. Da qui l’esigenza di dotarsi di una propria sede.

Come dicevamo. l’occasione fu fornita dal programma di riqualificazione urbanistica nell’area di Santa Teresa e l’edificio che dovrà ospitare l’Autorità portuale corrisponde ad una delle due “torri” antistanti le estremità del Crescent, quella lato Ovest accanto al Molo Manfredi.

In questa operazione l’Autorità portuale investe quasi sette milioni di euro e l’obiettivo dichiarato lo scorso 22 gennaio dal presidente Andrea Annunziata era di realizzarla in 15 mesi e se possibile di finirla prima del Crescent.

Il nuovo edificio, che svilupperà una superficie di circa 2.000 mq (su 8 livelli), è previsto che sorga su un’area demaniale marittima e sarà interamente (dal piano interrato al settimo livello fuori terra) destinato ad uffici. Previste sale riunioni, e al piano interrato locali e ambienti di servizio. In un’area attigua è previsto anche un parcheggio coperto per le auto di servizio.

La gara fu aggiudicata alla Russo Costruzioni di Salerno con il sistema dell’offerta economica più vantaggiosa che, oltre al ribasso, prevedeva proposte migliorative da parte delle imprese. Russo propose una riduzione dei tempi, 450 giorni anziché 550, e varie migliorie, tra cui quelle sui materiali. Per gli interni furono previsti ceramiche vietresi e legno teak per i pavimenti. Nel cantiere dovevano essere impiegati venti lavoratori. Non si sa ancora nulla, invece, sull’altra torre, quella ad Est (lato lungomare) che deve essere realizzata dal Comune e destinata a standard urbanistici. Servono sette milioni di euro e, al momento, il Comune non ce li ha. Così come non è ancora iniziata la costruzione della parte di Crescent che spetta alla società dell’ex Jolly hotel.

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