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Fermato per l'omicidio di Caruso: «Non volevo ucciderlo»

Interrogato il 44enne romeno che ha colpito l'anziano a picconate: «Mi doveva dare dei soldi, mi sono difeso». Il giudice lo lascia in carcere

ROCCAGLORIOSA. Ha confessato subito Florin Nuto, il rumeno di 44 anni fermato mercoledì notte per l’omicidio di Vincenzo Caruso. Davanti al pm, al capitano dei carabinieri e al suo avvocato, il 44enne ha ammesso di aver colpito il pensionato di Roccagloriosa. «Non lo volevo ammazzare, ho solo tentato di difendermi» ha raccontato in lacrime Florin Nutu.

«Mi doveva dei soldi – ha detto al giudice – e quando glieli ho chiesti mi ha aggredito con la zappa. Sono stato costretto a difendermi, credetemi...».

Nuto, assistito dall’avvocato Gaetano Lipiani, ha ricostruito la lite sfociata nel brutale omicidio (ma ulteriori particolari emergeranno questa mattina dall’esame autoptico che verrà effettuato dal medico legale Adamo Maiese). Intanto il gip Tiziana Santoriello del tribunale di Vallo ha convalidato il fermo e la permanenza in carcere del 44enne. Ad incastrare l’assassino, a poche ore dall’omicidio, sono state le testimonianze di alcuni cittadini (che hanno raccontato ai carabinieri di forti dissapori tra i due) e le immagini di una telecamere di videosorveglianza installata poco distante dal luogo in cui è stato ammazzato il pensionato.

I carabinieri diretti dal maresciallo Domenico Nucera, in sinergia con i colleghi del reparto operativo, comandati dal maresciallo Giuseppe Forte, sono riusciti a chiudere il cerchio in poco tempo bloccando il responsabile a Policastro Bussentino, dove risiede, all’interno di una roulotte. Secondo la ricostruzione degli investigatori il rumeno avrebbe ammazzato il pensionato per un debito di poche centinaia di euro, per una riparazione effettuata all’autovettura del 67enne e mai rimunerata. In particolare martedì mattina il 44enne rumeno si sarebbe recato a casa del pensionato per chiudere i conti. Prima ha tentato di convincere il pensionato poi, accecato dalla rabbia, l’ha colpito violentemente alla testa con una zappa trovata sul posto. Al culmine della lite, Vincenzo Caruso è finito a terra, in una pozza di sangue, ma ancora in vita. Portato all’ospedale di Sapri è morto poco dopo il ricovero.

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