le indagini 

Fermati due presunti scafisti Altri 10 uomini morti in mare

Sono due i fermati, presunti scafisti, identificati a bordo della nave Cantabria. Si tratta di Al Bouzid Mohamed Ali, di origine egiziana e di Harar Al Mabrouc Wisam, di nazionalità libica. Ventidue...

Sono due i fermati, presunti scafisti, identificati a bordo della nave Cantabria. Si tratta di Al Bouzid Mohamed Ali, di origine egiziana e di Harar Al Mabrouc Wisam, di nazionalità libica. Ventidue e trent’anni questa l’età dei due uomini a cui è stato convalidato il fermo dopo gli accertamenti da parte della squadra mobile che sta indagando a tutto campo per far luce sull’intricata vicenda che ha portato alla morte ventisei giovani ragazze. Ed i due uomini, sono stati fermati a seguito delle testimonianze degli altri migranti che hanno fornito precise indicazioni a riguardo. La Procura di Salerno che indaga contro ignoti per omicidio plurimo, vuole vederci chiaro. Per il momento le accuse sono quelle relative alle attività di tratta delle persone, ed all’organizzazione ed al trasporto di almeno 150 persone a bordo di un gommone poi intercettato dalla nave militare spagnola che ha portato in salvo gran parte dei migranti. Si indaga anche sulle cause del decesso delle giovani donne ma è chiaro che il quadro completo potrà aversi soltanto dopo che saranno conclusi gli esami autoptici.
La prima ipotesi di decesso sarebbe quella dell’annegamento ma non è escluso che dalle risultanze, possa emergere anche qualcosa di molto più grave. Al momento, nessuno si sbilancia più del dovuto in attesa di maggiori dettagli. Lo stesso prefetto Malfi, aveva escluso, in un primo momento, l’ipotesi che si potesse trattare di una tratta destinata allo sfruttamento della prostituzione «giacchè – spiegò Malfi – queste organizzazioni seguono altre dinamiche ed altri canali». Intanto, nell’ambito delle attività investigative, è emerso, sempre secondo quanto raccontato dagli stessi migranti a bordo della Cantabria, che, almeno altri dieci uomini che viaggiavano su un altro gommone, sarebbero caduti in mare a causa delle avverse condizioni metereologiche e risultano ancora dispersi. Inoltre, nel corso dell’attività di polizia sono stati adottati sei provvedimenti amministrativi di respingimento nei confronti rispettivamente di tre egiziani e tre marocchini. Sulla delicata questione che interessa l’attività investigativa ma anche il triste fatto di cronaca è intervenuto anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: «Ci auguriamo si accertino al più presto le responsabilità – ha sottolineato il governatore – perchè temiamo che qualcosa di disumano possa essere accaduto a bordo dei gommoni ed abbia causato la tragica morte di queste povere ragazze». (c.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA