Ferma l’assistenza ai disabili Amministrazione nel mirino

Diritti negati: la scuola non è per tutti. L’Adi (Associazione diversabili insieme) lancia nuovamente l’allarme. Da stamattina, sui muri della città, sono affissi manifesti di protesta con l’eloquente...

Diritti negati: la scuola non è per tutti. L’Adi (Associazione diversabili insieme) lancia nuovamente l’allarme. Da stamattina, sui muri della città, sono affissi manifesti di protesta con l’eloquente immagine d’un ragazzo su una carrozzina di fronte a un labirinto con l’insegna “Scuola”. Non si placa il caso delle ore di assistenza specialistica ai ragazzi disabili nelle scuole, che rimangono cinque a settimana nonostante i Pei (piani educativi individualizzati) ne prevedano tra le 18 e le 36. Il presidente dell’associazione, Angelo Di Tore, scrive una lettera aperta alla sindaca Cecilia Francese, ai consiglieri comunali di maggioranza e all’assessore al sociale Michele Gioia. «Sono passati 45 giorni - si legge - dalla conferenza della sindaca e dell’assessore, piena di false accuse e false promesse». Nella lettera, Di Tore denuncia che «l’anno scolastico sta per finire e i ragazzi aspettano l’assistente, che aspettano anche gli anziani disabili a casa»; e si rivolge agli amministratori: «Fate cassa con il vostro comportamento ma ai piccoli disabili, nelle scuole, rubate il futuro e agli anziani disabili negate di vivere serenamente la vecchiaia». E conclude: «Non piaceri, ma diritti...».