L'INCHIESTA

Ferito al posto del boss a Napoli, presi i presunti killer

Hanno colpito un 15enne, ma l'obiettivo era un ex pentito

NAPOLI - Svolta a Napoli nelle indagini sul ferimento del ragazzino di 15 anni, colpito da un proiettile vagante sabato scorso mentre giocava a pallone con gli amici. I carabinieri hanno sottoposto a fermo due persone, sospettate di essere gli autori del gesto avvenuto in piazza Bernardino Tafuri, a Marianella. La loro identità resta top-secret e si è in attesa dell’interrogatorio del gip che deciderà se convalidare le misure e far scattare gli arresti. I due, che sarebbero entrambi già noti alla giustizia, sarebbero ritenuti vicini al clan Lo Russo e quindi si rafforzerebbe la pista che vuole l'agguato collegato al gruppo che per decenni ha imperversato nella periferia Nord di Napoli. Il vero obiettivo del raid, infatti, ha 41 anni ed era tra i primi affiliati al clan Lo Russo che decisero di passare dalla parte della giustizia. Parente diretto di Salvatore Lo Russo, fu già vittima di un agguato nel novembre 2010, poche ore dopo la decisione del capoclan di pentirsi. 

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