Capaccio

Ferimento e tanti punti ancora oscuri

CAPACCIO. Continuano le indagini dei carabinieri sul ferimento di Riccardo Gregorio, l’imprenditore 61enne gambizzato lunedì, con un colpo di pistola al polpaccio, mentre si trovava nella rivendita...

CAPACCIO. Continuano le indagini dei carabinieri sul ferimento di Riccardo Gregorio, l’imprenditore 61enne gambizzato lunedì, con un colpo di pistola al polpaccio, mentre si trovava nella rivendita “American car” situata lungo la statale 18, in località Cafasso. I militari hanno raccolto la testimonianza della vittima dell’aggressione valutando con attenzione ogni elemento utile all’inchiesta finalizzata all’identificazione dei responsabili dell’agguato. Sul caso c’è molta discrezione.

Gli inquirenti indagano sia in ambito lavorativo che privato. Purtroppo non è possibile acquisire le immagini del sistema di videosorveglianza che, sebbene installato nella rivendita di veicoli industriali di proprietà della moglie di Gregorio, quando si è consumato l’agguato non era funzionante. Difficile anche l’identificazione di chi ha sparato. L’aggressore è giunto presso l’attività con un complice entrambi indossavano un casco integrale. Secondo quanto riferito dalla vittima non avrebbero proferito una parola, uno dei due ha impugnato la pistola e dopo aver sparato due colpi si sono dileguati a bordo di uno scooter. Il proiettile ha causato all’imprenditore capaccese la frattura della tibia. Una lesione per la quale i sanitari dell’ospedale di Agropoli gli hanno diagnosticato una prognosi di trenta giorni. Gli inquirenti non scartano nessuna pista dalla semplice intimidazione, alla minaccia, ad una spedizione punitiva o un avvertimento. Saranno le indagini a fare luce sulle motivazioni del ferimento dell’imprenditore molto conosciuto a Capaccio. Da quanto si è appreso l’uomo nei giorni sembra non aver ricevuto minacce che potevano far pensare ad un epilogo del genere. Spetterà, dunque, alla magistratura salernitana, fare chiarezza sulla vicenda.

Angela Sabetta

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