Fele e Coppola chiedono gli arretrati 

Come Aliberti, anche l’ex vicesindaco e l’ex presidente del Consiglio vogliono 20mila euro a testa per le indennità

Indennità di amministratori mai ricevuta, dopo la richiesta dell’ex sindaco Pasquale Aliberti si allarga il fronte dei politici che non hanno mai riscosso l’ultima parte degli emolumenti spettanti per aver fatto parte dell’ultimo consiglio comunale a Scafati e ora presentano il conto all’Ente. Dopo il già primo cittadino e l’ex assessore Diego Chirico, altri due componenti dell’assise stanno preparando i documenti per portare all’attenzione del Tribunale di Nocera Inferiore la propria posizione: Giancarlo Fele e Pasquale Coppola. L’ex vicesindaco e l’ultimo presidente del Consiglio comunale prima dello scioglimento dell’amministrazione per infiltrazioni camorristiche, infatti, hanno già dato mandato un noto legale della città per far valere i propri diritti.
Come nel caso di Aliberti, anche qui la somma non supererebbe i 20mila euro per ciascuno dei due politici. Fele e Coppola, entrambi anche indagati nell’ambito dell’inchiesta Antimafia denominata “Sarastra”, hanno deciso di tenere un profilo basso sulla questione che ora potrebbe avere contorni più ampi. I due, infatti, non sarebbero i soli ad avanzare crediti da Palazzo Mayer, che sulla lista dei conti da saldare si trova con molti ex amministratori dell’ultimo Consiglio comunale. Al momento, anche per ragioni di opportunità politica, sta prendendo tempo sul da farsi, magari aspettando l’insediamento del prossimo Consiglio comunale e avviare un accordo di transazione. C’è chi invece come Fele e Coppola, sulla scorta di Aliberti e ormai lontani dalle velleità di candidatura alle elezioni che riporteranno la città al voto nel 2019, ha deciso di passare alle vie legali.
Entrambi sperano di ripetere l’iter dell’ex sindaco, con il giudice Gustavo Danise che, il 20 aprile scorso, ha accolto la tesi del legale del politico di Forza Italia, Ippolito Matrone, che porta avanti la battaglia per vedere riconosciuta al suo assistito la liquidazione di 19.522,05 euro. Per questo motivo, dunque, è scattata l’ingiunzione per l’Ente guidato dalla Commissione straordinaria presieduta dal prefetto Giorgio Manari, condannata anche a pagare le spese legali di 540 euro per il contenzioso legale, oltre l’Iva e altri oneri.
Nel dettaglio, Aliberti, non ha ricevuto ancora il pagamento dell’indennità degli ultimi 11 mesi da primo cittadino e della buonuscita di fine mandato. Aliberti aveva chiesto conto sulla questione già un anno fa, prima che gli sviluppi dell’inchiesta “Sarastra” lo portassero in carcere e successivamente ai domiciliari a Roccaraso prima di ritornare in cella a Fuorni.
Sulla questione il Comune ha presentato opposizione, con l’udienza nel merito fissata a novembre davanti ai giudici del Tribunale nocerino. In quel mese il procedimento relativo Coppola e Fele sarà già incardinato, ma una sentenza favorevole per Aliberti potrebbe creare un precedente positivo anche per loro.
Domenico Gramazio
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