polemiche in curia

Fedullo vescovo? I nemici del Gregge scrivono al Vaticano

Aria di maretta nella Curia salernitana, per la voce in circolazione secondo cui don Franco Fedullo sarà ben presto nominato vescovo. «Pura immaginazione», secondo lo stesso don Fedullo che,...

Aria di maretta nella Curia salernitana, per la voce in circolazione secondo cui don Franco Fedullo sarà ben presto nominato vescovo. «Pura immaginazione», secondo lo stesso don Fedullo che, smentendo tali dicerie, non fornisce alcuna conferma circa una sua eventuale nomina. Intanto, però, un cospicuo gruppo di sacerdoti, convinto della fondatezza della notizia diffusa, già ad inizio gennaio, ha indirizzato una lettera a sua eccellenza monsignor Georg Gaenswein, Prefetto della Casa Pontificia del Vaticano. «Pare che un sacerdote della nostra diocesi, don Francesco Fedullo, debba essere nominato vescovo per volontà di Roma – scrivono i sacerdoti che scelgono di mantenere l’anonimato – Tale voce ha creato in noi disagio e perplessità trattandosi del capo indiscusso del “gregge” che permane un attentato alla comunione ecclesiale». Forte amarezza tra i sacerdoti “scandalizzati”, come loro stessi si definiscono, per l’eventuale nomina di Fedullo. Gli stessi sacerdoti, quindi, hanno allegato alla lettera inviata, la relazione che fu spedita nel 2007 a sua eccellenza Angelo Amato, segretario della congregazione per la Dottrina della Fede del Vaticano, per ripercorrere i punti salienti della storia del “gregge”.

«Il gregge è nato da quella che i sacerdoti stessi chiamano, in un loro documento, l’avventura di Caterina», si legge dal documento che ricorda la figura della veggente, «depositaria di rivelazioni divine», la cui esperienza non fu mai sottoposta al discernimento ecclesiale. Riportando alla luce, «le preghiere del “gregge”, le prime comunioni dei membri della comunità entro i 5 anni di vita per timore che Satana entrasse nell’animo dei bambini», e, ancora, «le rivelazioni che indicarono come presidente della cooperativa Stella Maris don Fedullo», il documento tratta anche della successiva veggente Lucia e di come don Fedullo fosse diventato punto di riferimento della comunità che sollevò le ire dell’allora arcivescovo Gerardo Pierro. I sacerdoti puntano il dito anche contro l’attuale arcivescovo Moretti «che si rallegra dei venti giovani entrati in seminario, mentre dieci vanno accreditandosi in giro come seminaristi del “gregge”». Il gruppo annuncia poi che «l’eventuale nomina produrrà in diocesi, non solo una larga disapprovazione, ma anche forti e incontrollate reazioni presbiteriali e laicali».

Marilia Parente

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