LA STORIA

Federica, volo di speranza: colleghi piloti in suo aiuto

Colletta in favore della 31enne ufficiale salernitana attesa da un intervento

SALERNO - L’uomo sogna di volare. Da sempre, da quando Icaro tentò di issarsi in cielo con le sue ali di cera ma si avvicinò troppo al sole. Gli antichi non ci sono riusciti ad imitare gli uccelli e sfidare le leggi della gravità. L’uomo moderno, invece, sì. E anche le donne. Come Federica Casini . La giovane di 31 anni di Salerno ha sempre sognato di volare: immaginava di trovarsi al timone di un aereo, fra barre di comando e cloche, già fra i banchi del liceo Severi. Già lì, nel cuore della sapienza della zona orientale, pensava al futuro e si vedeva con la sua elegante divisa, pronta a solcare i cieli di mezzo mondo. E Federica, giovanissima, c’era riuscita. Ha compiuto l’impresa tentata da Icaro a cui aspirava già da quando giocava con le bambole. La realizzazione delle proprie aspirazioni, però, si sono scontrate col destino.

Tanto, troppo avverso. Adesso Federica non può più guidare un aereo. Dovrà volare, di nuovo, verso la Germania, alla volta di Hannover, per raggiungere l’International Neuroscience Institute. Un ospedale: lì, il prossimo 29 settembre, sarà sottoposta a un intervento chirurgico per provare a salvarle la vita. Cercare di eliminare quel brutto male che le ha rivoluzionato la vita dal settembre del 2019. È la storia, drammatica e commovente, di una giovane salernitana che a soli 31 anni, quando la sua vita sembrava andare per il meglio ed instradarsi verso un futuro radioso, è costretta ad affrontare la battaglia più difficile. Quella della vita. Lei, però, non vuole farsi spezzare definitivamente le ali. Vuole reagire e riprendersi tutto ciò che ha conquistato con passione e carattere. Perché per arrivare al timone dei “giganti dei cieli”, Federica ha fatto tantissimi sacrifici: neo-diplomata, infatti, partecipò e vinse il concorso della Guardia di Finanza. «Già da piccola era la sua fissa: voleva guidare gli aerei», racconta il fratello Gianmaria che, fianco a fianco, assiste Federica in questa lotta. Bergamo e Roma le prime tappe del viaggio per inseguire il suo sogno. E poi gli States: Federica, per ben due anni, ha completato l’addestramento negli Usa, prima in Florida e poi in Texas. E, infine, il suo più grande desiderio si è realizzato: è entrata a far parte del Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare, a Roma, come capitano pilota.

Così la giovane salernitana ha realizzato il suo sogno di volare. Poi, però, tutto si è fermato in quel maledetto settembre del 2019. La scoperta della malattia, le cure e i primi interventi, la lunga degenza e le terapie che proseguono ancora che costringono la 31enne salernitana ad avere un’assistenza continua e costante. «Da un anno - racconta ancora il fratello Gianmaria - è seguita da un luminare in Germania, ad Hannover, che ci ha consigliato quest’ulteriore intervento chirurgico. Ci hanno spiegato che adesso è il momento giusto per farlo: è un’operazione a rischio ma non può non tentarlo. Deve e vuole farlo per forza». Il desiderio di Federica di riprendersi la quotidianità è più forte di ogni pericolo. Ora è arrivato il momento: il 29 settembre è la data segnata con il rosso sul calendario. Il giorno in cui cercherà, con l’aiuto dei medici, di rivoluzionare di nuovo la sua esistenza e cancellare gli ultimi due anni in cui, improvvisamente, si è vista spezzare le ali. Federica non sarà sola. Non è mai stata sola. Perché la sua storia, già da tempo, è nota alle più alte cariche d’Italia della Guardia di Finanza. E tutti, proprio tutti, si sono stretti attorno a lei. Non solo con dimostrazioni d’affetto, con le telefonate e le continue testimonianze di vicinanza. Ma con azioni concretamente: è di martedì scorso, infatti, la circolare del Comando Operativo Aeronavale delle Fiamme gialle, firmata dal generale di brigata Alessandro Carrozzo , inviata a tutti i militari del comparto per avviare una colletta per far sì che Federica possa essere sostenuta nelle spese di questa battaglia.

«Il costo dell’operazione - si legge nel documento oscilla tra i 50 e i 70mila euro a seconda della degenza ed è a totale carico del paziente. Considerata la gravità della situazione e visto lo spontaneo moto di solidarietà manifestato da tutti i colleghi che sono venuti a conoscenza della vicenda, si è ritenuto opportuno promuovere la raccolta di fondi tra tutti i componenti del comparto aeronavale di proiezione per dare un segno tangibile di empatia, solidarietà e vicinanza al giovane ufficiale in un momento di reale e vitale bisogno». Il Comando Operativo Aeronavale della Guardia di finanza, così, ha aperto un conto corrente dedicato dove inviare le donazioni. I tanti gesti arrivati dal cuore dei suoi colleghi che continuano a restare vicini alla giovane salernitana. «Ci stanno mostrando una vicinanza e una solidarietà incredibile», spiega ancora Gianmaria Casini. Quel documento, intanto, è diventato “virale” anche a Salerno: la circolare, infatti, viene pubblicata e condivisa a cadenza quasi ritmica sui social, trovando sempre più persone, anche all’ombra del Castello d’Arechi, pronte a fare la loro parte per aiutare davvero Federica. La ragazza che ha sempre sognato di volare. E che a soli 31 anni non può vedere spezzate le sue ali.