Fdi rottama gli ex dirigenti e lancia la sfida nei territori

Domani a Paestum assemblea provinciale e direzione regionale con Lollobrigida Iannone: «Attenzione anche al voto nei piccoli Comuni per radicare il partito»

Gli iscritti di Fratelli d’Italia si ritroveranno domani mattina a Paestum, all’hotel Ariston, per il convegno “Dal territorio all’Italia sovrana”. Ma l’occasione è anche quella di fare il punto sul riassetto del partito. Che nella nostra Regione cambia pelle “rottamando” una classe dirigente, che dopo aver sfruttato l’onda lunga dell’unica vittoria salernitana del centrodestra ottenendo una gibilità politica, che altrimenti non avrebbe avuto, ha iniziato a flirtare con Forza Italia. All’ombra dei Templi con Edmondo Cirielli e Antonio Iannone e tutti i nuovi dirigenti provinciali, anche il numero due del partito di Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida responsabile organizzazione.

L’incontro metterà insieme due aspetti importanti, lanciando le linee politiche nazionali e quelle regionali soprattutto in vista delle imminenti elezioni nei Comuni. Due piani diversi, spiega l’ex presidente della Provincia Iannone «ci occuperemo anche delle candidature nei piccoli Comuni, perché lo scopo è anche quello di un maggior radicamento del partito nei territori». Ma nei grandi Comuni «lì dove troveremo una proposta forte siamo aperti a tutte le soluzioni». Come nel caso di Nocera Inferiore dove l’intesa con Forza Italia è stata trovata sul nome di Pasquale D’Acunzi «nome garante della coalizione» dice Iannone. «Nell’Agro e a Nocera Inferiore, che è il capoluogo politico di quell’area – continua – ci sono sindaci, che pur venendo da una tradizione diversa, spalancano le porte a De Luca. Per questo la figura di D’Acunzi ci sembra forte: coerente con la sua tradizione, una persona perbene e riconosciuta in quel territorio». Ed è proprio la riconoscibilità delle proposte locali a essere punto di forza, perché «non seguono le logiche nazionali e hanno un rapporto con la gente diretto. E la gente che li riconosce come punti di riferimento». Altro discorso sono le Politiche, dove Fratelli d’Italia, visto il corteggiamento tra Berlusconi e Renzi («oggi il centrodestra, quello tradizionalmente inteso, sembra la famiglia Misseri» ironizza Iannone) ha scelto di stare al fianco della Lega di Salvini che, precisa l’ex presidente, «non è più il partito secessionista di Bossi ma ha assunto posizioni chiare e definite, come del resto ha fatto la Meloni, sui temi dell’immigrazione e dell’euro». Questo penalizzerà il voto del Sud? «Affatto. La Meloni ha dimostrato sempre particolare attenzione per il Mezzogiorno e anche la presenza di Lollobrigida, che ringrazio, a Salermo è una testimonianza di come il Sud sia tra le nostre priorità». Noi, aggiunge Iannone «siamo un partito nazionale che coltiva il valore della patria. Ma siamo convinti che il Paese cresce se cresce il Sud».

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