Fdi accusa: «Tutto bloccato e l’ente dimentica i crediti»

Il Consorzio di bonifica integrale del comprensorio del Sarno finisce sotto accusa da parte del gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia, con una nota firmata da Alberico Gambino, il presidente del gruppo: «Condanniamo fermamente - si legge - quanto sta avvenendo al Consorzio per esclusiva responsabilità di una guida inadeguata e di cui ancora attendiamo di conoscere i requisiti professionali e le consolidate esperienze gestionali che ne hanno motivato la nomina, considerato che il relativo decreto di nomina non è stato ancora sottoposto all’obbligato gradimento da parte del Consiglio regionale. Ad oggi, infatti, il Consorzio è bloccato anche in ogni minima attività, il personale non è pagato, i mezzi bloccati».

La nota prosegue: «Non vi è dubbio che quanto sta accadendo è solo frutto di una strategia decisa a tavolino e finalizzata, da un lato, a destituire dall’incarico un commissario scomodo - come era Antonio Setaro - e, dall’altro lato, a proteggere la persistente e consistente evasione dei grandi debitori dell’Ente fra i quali la Gori, vari comuni del territorio e la stessa Regione Campania. Non si spiega altrimenti, infatti, perché gli uffici regionali competenti abbiano bloccato l’adozione del nuovo piano di classifica, che consentirebbe a decine di migliaia di cittadini di essere esclusi dai ruoli di un tributo non più dovuto e di distribuire il carico tributario su decine di migliaia di altri cittadini oggi esonerati, pur obbligati perché utilizzatori dei servizi. E non è spiegabile altrimenti il perché si consente sempre a Gori di non ottemperare nemmeno al pagamento dei canoni mensili per la gestione dei pozzi a Mercato S. Severino o perché si consente ad Arcadis di continuare a non considerare il Consorzio per lo svolgimento di attività che oggi vengono affidate a ditte esterne».

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