l’intervista

«Favoriti i dipendenti statali»

Luigi Sarno (Kiron): «Svantaggiato chi lavora a tempo e nel privato»

SALERNO. L’erogazione di mutui sta registrando trend positivi anche nel salernitano. Ma chi sta riuscendo a ottenerli? Luigi Sarno, responsabile di area Campania della Kiron, società di mediazione creditizia, ci aiuta a capirlo. «Il 65 per cento di coloro che quest’anno hanno avuto accesso al mutuo sono lavoratori dipendenti, di cui il 90 per cento pubblici e statali. L’accesso al credito risulta invece difficile per i dipendenti privati, poichè oggi le banche verificano anche la solidità del datore di lavoro che, se privato, non sempre soddisfa i requisiti di sicurezza richiesti», spiega Sarno. Non esiste un reddito esatto per chiedere un mutuo, piuttosto il proprio reddito deve essere adeguato all’ammontare del mutuo richiesto. «Magari si preferisce finanziare un soggetto che guadagna duemila euro al mese e che chiede 100mila euro di mutuo, e non chi ha un reddito di 5mila euro e chiede un mutuo di 300mila».

Certo è che le banche concedono mutui con rate che assorbono massimo il 35-40 per cento del reddito mensile. Altro scoglio è il limite di sussistenza: «Chi guadagna mille euro al mese sembrerebbe finanziabile con un mutuo a rate di 300 euro, che coprono solo il 30 per cento dello stipendio. Ma alla famiglia resterebbero 700 euro al mese per vivere. Oggi le banche stabiliscono che il nucleo familiare al sud non può sopravvivere con meno di 800 euro, quindi in questo caso il mutuo non viene concesso». Ovviamente i privilegiati restano sempre coloro che vantano un contratto di lavoro a tempo indeterminato, mentre può capitare che anche famiglie con doppio reddito, ma dove i coniugi hanno entrambi contratti a tempo determinato, si vedano rifiutare il mutuo. L’età dei richiedenti un mutuo per la casa ad oggi si attesta mediamente sui 42 anni.(m.g.)

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