BLITZ A CASAL VELINO

Favori e assunzioni, il pressing di Pisapia

La sindaca si rivolgeva al tecnico comunale Gregorio: «Angelo, fai i miei interessi». Tredici indagati, legge e vincoli elusi

CASAL VELINO - Il giorno dopo la bufera giudiziaria che ha colpito il comune di Casal Velino e che ha portato al divieto di dimora nel paese cilentano della sindaca Silvia Pisapia e all’iscrizione nel registro degli indagati di altre tredici persone - tra amministratori e dipendenti del municipio - emergono particolari nuovi sull’inchiesta e in particolare sul potere che la sindaca Pisapia esercitava sui funzionari del Comune “convincendoli” ad eludere la legge per “sistemare” pratiche amministrative per incarichi ed assunzioni. Come quando la sindaca, intercettata in Comune, chiede al comandante della polizia municipale Giuseppe Schiavo di emettere una determina straordinaria di affidamento alla cooperativa “Marine Service” per retribuire una donna che aveva effettuato attività lavorative per conto del Comune senza ricevere alcuna retribuzione a causa della mancanza di copertura nel capitolo di spesa. “Comandante, però ti sto dicendo una cosa, adesso c’è da fare un affidamento suppletivo alla cooperativa, tu...con i rifiuti…” E il comandante sbotta: “Eh però questa storia deve finire”. Poi aggiunge. “Lasciami uno spazio a una cosa che… abbiamo fatta grossa pure”. E la sindaca si difende. “Va bene, comandante! Abbiamo fatto una cosa, ma non è che non la dovevamo fare. Voglio dire purtroppo quello che…”. 

Vincenzo Rubano

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