L'INCHIESTA

Favori al nipote, sospeso il dirigente del Comune

Scandalo a Grumo Nevano, nei guai il responsabile dell'Utc

GRUMO NEVANO - L’indagine della polizia metropolitana di Napoli, guidata da Lucia Rea, si è sviluppata dal sequestro di un opificio tessile eseguito a marzo. Sulla base delle investigazioni, ancora in corso, il tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale procura, ha emesso la misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici per 3 mesi nei confronti dell’attuale responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Grumo Nevano. L'opificio, che sarebbe privo di autorizzazioni e dei requisiti tecnici per i locali dove l'attività veniva svolta, era gestito da un consigliere comunale nipote del responsabile dell'Utc. Il tecnico comunale avrebbe fornito il certificato di agibilità dei locali, attestando la loro idoneità, indispensabile a sanare la posizione e riprendere l'attività imprenditoriale. Le indagini, coordinate dalla pm Patrizia Dongiacomo, ipotizzano che il documento prodotto dal consigliere comunale, sia falso. Sarebbero riportati, su un format effettivamente in uso all’ufficio tecnico e con l’apposizione del timbro originale, dati riferibili ad altre pratiche dell'Utc. Sarebbe falsa anche la firma apposta in calce al certificato, disconosciuta dall’allora responsabile pro tempore dell'ufficio tecnico.