le reazioni 

Fasano: «Una decisione sospetta» 

E i 5 Stelle attaccano: «Coscioni fuori? Una buona notizia per la sanità»

NAPOLI. Il caso Nicola Cantone innesca un cortocircuito alla Regione, con le opposizioni che sparano a zero sulla tempistica con cui viene rimosso il direttore generale del Ruggi, poco dopo che il manager aveva escluso Enrico Coscioni, consigliere del governatore per la sanità, dal ruolo di primario di Cardiochirurgia. Un solo dubbio sfiora le forze che attaccano il governatore Vincenzo De Luca: ha sbagliato più prima a nominare Cantone, in presunta assenza di titoli, o adesso a cacciarlo? «La mancata nomina di Coscioni a primario a Salerno è una buona notizia per la sanità salernitana – afferma Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia – Il primario lo si fa a tempo pieno e non con un occhio alla politica e uno sul paziente. Da qualche anno gli standard sanitari di Coscioni erano scesi, come dimostra la sua valutazione nel concorso a primario». «La verità è – aggiunge – che la sua partecipazione al bando è stata una caduta di stile. Consigliamo a Coscioni di rimettersi a studiare. Piuttosto, la procedura della rimozione di Cantone dimostra ancora una volta la pressapochezza con cui De Luca procede alle nomine». Sceglie la via mediana il senatore forzista Enzo Fasano, definendo «tardiva» eppur «sospetta» la rimozione del manager. «Sorprende che a distanza di anni – sostiene Fasano – la Regione scopra che il dottor Nicola Cantone non abbia i titoli per ricoprire l’incarico di direttore generale. Cantone ha dimostrato autorevolezza e competenza alla guida del Ruggi, quando verremo a conoscenza del nome di chi sarà chiamato a sostituirlo, non ci vorrà molto a capire le vere ragioni della “scoperta” circa i titoli non adeguati per ricoprire la carica». Risolve ogni dilemma Angelo Tofalo, deputato del M5S: «La mancata nomina di Coscioni a primario a Salerno è una buona notizia per la sanità ma è una ennesima sconfitta per Vincenzo De Luca. Da qualche anno Coscioni è conosciuto più come uomo politico che come primario, la dimostrazione è la sua valutazione negativa al concorso come primario». Dalla maggioranza, invece, respinge i sospetti Vincenzo Alaia, vicepresidente della commissione regionale sanità e membro del gruppo Centro Democratico-Scelta Civica. «Penso che la rimozione di Cantone sia stata operata per una questione di titoli – dichiara il consigliere regionale – capisco le opposizioni che fanno questo tipo di speculazioni, ma escludo che un'azione del genere sia stata fatta per ragioni punitive. Era già da parecchio che si parlava della questione dei titoli del direttore generale del Ruggi».
Gianmaria Roberti
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