Fasano, ultima mediazione «Altrimenti si va da soli»

Comune di Salerno: il commissario provinciale di Forza Italia avverte gli alleati «Lavoriamo per un candidato unitario ma pronti anche a soluzioni autonome»

È diviso su tutto il centrodestra salernitano. Invece di tentare di sfruttare l’occasione dell’assenza di Vincenzo De Luca alle elezioni comunali del prossimo anno appare, almeno per ora, tutt’altro che coeso. Ognuno è deciso a percorrere la propria strada e l’unità tanto sbandierata e richiesta a tutt’oggi sembra una chimera. Michele Sarno, già da tempo, ha preannunciato che si candiderà sindaco con una lista civica, alla stessa strega dei consiglieri comunali Antonio Cammarota e Roberto Celano, che hanno deciso di scoprire le carte e di annunciare la loro discesa in campo autonoma. E c’è chi, come l’ex coordinatore cittadino di Forza Italia, Antonio Roscia, da mesi invoca presa di responsabilità di Mara Carfagna che – a suo dire – avrebbe il dovere di candidarsi primo cittadino, in quanto l’unica in grado di mettere tutti d’accordo. In questo scenario, già di per sé piuttosto confuso, qualcuno invoca pure le primarie, ritenendole la panacea in grado di curare tutti i mali del centrodestra.

A tentare di mettere un po’ d’ordine tra le diverse teorie ci prova il commissario provinciale di Forza Italia, Enzo Fasano. Che prima delle vacanze estive aveva proposto un tavolo del centrodestra per discutere dei prossimi appuntamenti elettorali. «In questi giorni – chiosa il senatore forzista – si sta facendo di nuovo strada il tema delle primarie nel centrodestra in vista delle prossime consultazioni amministrative, in particolare a Salerno. Ribadisco che Forza Italia è favorevole a trovare una sintesi su un candidato super partes che sia espressione di tutte le sensibilità di centrodestra che vorranno starci».

Dunque, un’ulteriore apertura da parte del rappresentante azzurro, che chiede «primarie di idee, progetti e percorsi nuovi per la nostra città». «Se c’è buona volontà – aggiunge – si può fare tutto. Io certamente, insieme a Mara Carfagna, lavorerò fino alla fine per una soluzione unitaria. Se non dovessimo riuscirsi saremo costretti ad andare da soli, e non temiamo neanche questa ipotesi. Naturalmente, faremo di tutto per scongiurarla».

Sulla stessa lunghezza d’onde di Fasano è anche Raffaele Adinolfi, coordinatore cittadino di Fi, l’unico della dirigenza azzurra ad essere stato riconfermato dopo la sconfitta elettorale. «Da giorni – evidenzia Adinolfi – impazza il toto nomi per le candidature di tutti gli schieramenti, i criteri di scelta, i simboli di partito e quelli civici che saranno presenti. E qualcuno si chiede se si faranno le primarie (di partito, di coalizione, aperte o chiuse)». Adinolfi ritiene che siano «giuste e legittime le analisi politiche» ma, allo stesso tempo, invita a «confrontarsi sulle idee». «Il centrodestra e Forza Italia in primis – rimarca il consigliere comunale – hanno la responsabilità di presentare alla città un progetto profondamente alternativo e di rinnovamento non solo nei nomi ma soprattutto nei programmi. La prima idea programmatica non può che essere quella di una seria e drastica riduzione delle tasse locali. Su questo si lavori e si costruisca l’unità».

All’appello di Fasano risponde immediatamente il coordinatore cittadino di “Noi con Salvini”, Rosario Peduto. «Riconosco a Fasano – precisa – due virtù politicamente rilevanti nell’attuale dibattito che attraversa il centrodestra cittadino. Anzitutto l’equilibrio nel tentativo di trovare una quadra rispetto alle necessarie scelte politiche che la nostra area dovrà mettere in campo per le prossime elezioni comunali, e poi la costanza posta nel perseguire il medesimo obiettivo». Peduto, tuttavia, ritiene che «non vi sia nessuna necessità di celebrare le cosiddette primarie delle idee dal momento che, e nessuno credo lo possa negare, non sono le idee a dividerci ma piuttosto quei “possibili” nomi che si vogliono calare dall’alto».

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