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Farmacia, Ente contro i giudici

Opposizione all’archiviazione dell’inchiesta sulla mancata vendita

ANGRI. La tentata vendita della farmacia comunale di viale Europa è finita al centro di un’aspra querelle tra il Municipio e il Consorzio Farmaceutico Intercomunale.

Lo scontro è terminato nelle aule di giustizia. Sullo sfondo una denuncia penale elevata dal Comune ai danni del Consorzio per turbata libertà degli incanti, successiva ad una precedente diffida del Cfi ai danni dell’Ente di Piazza Crocifisso con cui venivano richiesti circa tre milioni di euro «a titolo di conguaglio del valore di magazzino e dell’avviamento commerciale».

La denuncia, presentata presso la locale stazione dei carabinieri, risale allo scorso mese di gennaio ma il pubblico ministero «visti gli atti del procedimento penale n.1441/13/21T ha presentato al giudice delle indagini preliminari richiesta di archiviazione».

Da qui l’azione di opposizione presentata dal legale dell’Ente, l’avvocato Antonio Pentangelo, su mandato della giunta. La specifica delega assessoriale al contenzioso è trattenuta da Daniele Selvino. In sostanza la questione ha assunto risvolti penali e non più soltanto amministrativi e commerciali.

Alla base la volontà da parte di Palazzo di Città di interrompere il rapporto con il Consorzio con particolare riguardo alla farmacia comunale di viale Europa la cui proprietà è del Municipio. L’amministrazione non ha inteso rinnovare la specifica convenzione di durata decennale siglata dalle parti nel 2002 con cui è stata affidata la gestione dell’esercizio al Cfi. Una decisione dettata evidentemente anche da esigenze di cassa considerato che dall'alienazione della farmacia le finanze cittadine avrebbero potuto introitare liquidità, ottenendo un giovamento. A seguito dell’affissione di un regolare avviso pubblico nessuna offerta, però, è pervenuta al Comune.

Aspetto addebitato dall’amministrazione al risalto mediatico ottenuto dalla notizia riguardante la diffida ricevuta dal Cfi e pubblicata qualche giorno della scadenza del bando su un quotidiano locale.

Da qui la denuncia per turbata libertà degli incanti. Insomma una vicenda intricata e dai plurimi risvolti. Una situazione ingarbugliata.

Pippo Della Corte

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