Famiglie intere nominate scrutatori 

Pioggia di domande, Nocera in MoVimento accusa: «Qualcuno avvantaggiato nelle richieste»

Famiglie intere nominate scrutatori, almeno i componenti che avevano i requisiti per ricoprire questo ruolo. Polemica a Nocera Inferiore dopo la pubblicazione delle 190 persone che allestiranno i seggi e consentiranno lo svolgimento delle operazioni di voto il prossimo 4 marzo. L’indignazione social è stata raccolta dal gruppo Nocera in MoVimento, che rispetto al sistema della nomina per ordine di presentazione di domanda proponeva il sorteggio. «Non vorremmo pensare male, ma è inevitabile. Ci chiediamo se per caso possano essere stati favoriti coloro che, eventualmente, abbiano ricevuto una “soffiata” da qualcuno che li invitava a presentare domanda velocemente, in modo da rientrare tra i primi in elenco. Solo un’ipotesi, sia chiaro, ma alquanto plausibile e largamente condivisa tra i cittadini».
Il sindaco Manlio Torquato ha replicato: «Concordo con il criterio del sorteggio tra le domande arrivate, ma i tempi brevi non lo hanno consentito. Accettiamo la critica, ma non le illazioni». «La commissione - ha invece dichiarato il consigliere Alfonso Schiavo - deve pretendere che tutti i candidati scrutatori siano realmente portatori delle condizioni sancite nel bando: disoccupati e studenti privi di reddito, ottenendo il depennamento degli altri».
Sarà la fame di lavoro, anche se si tratta di circa 200 euro, a Nocera Inferiore c’è stata una gara per ricoprire il ruolo di scrutatore. Non tutti sono passati. I primi 190 sono rientrati nell’elenco degli effettivi e, dunque, svolgeranno il servizio di scrutatori, dal 191esimo al 380esimo posto sono rientrati nell’elenco dei supplenti, tutti gli altri sono rimasti fuori. Un numero tale che ha suscitato la richiesta di un sorteggio tra pari e non una scelta in base alla presentazione. La mole di domande per un posto di scrutatore apre una riflessione molto ampia in città, mostra uno spaccato socialmente interessante. Lo si evidenzia ancor di più leggendo le date di nascita. Ci sono tanti quarantenni tra i pretendenti, forse tanti uomini che intravedono nel piccolo ristoro economico un’opportunità per incrementare un reddito familiare fatto di piccoli lavoretti saltuari.
Moltissimi i ventenni, per lo più studenti. Tra questi Federico Faiella, 23 anni, studente di economia e commercio: «Mi ha sempre affascinato – dice – come si svolgono le elezioni. Credo che il rimborso sia esiguo rispetto alla preparazione e alla responsabilità ricoperta, ma non lo disprezzo perché considerando la crisi qualcosa fa sempre comodo». Come lui Raffaella Grimaldi, 22 anni, che studia farmacia: «Voglio vivere questa esperienza di servizio al Paese. Anche se piccolo, il rimborso ci aiuta, specialmente quando si è studenti».
Lo scoglio più grosso sarà quello dei rappresentanti di lista. Ad ogni elezioni danno non poco filo da torcere a scrutatori e presidenti di seggio, Raffaella è però ottimista: «Farò del mio meglio».
Salvatore D’Angelo