Falso Dop, mozzarelle sequestrate

I controlli della Forestale in un supermercato del centro. Nei guai due aziende

Sequestrate, ieri mattina, in un supermercato del centro di Salerno, diverse confezioni di latticini non a norma con il disciplinare agro-alimentare. Le due aziende casearie che fornivano i prodotti non rispettavano, infatti, le disposizioni in materia di tracciabilità. In particolare, una delle due dichiarava di produrre latticini Dop ma non ne aveva il titolo e l’altra, benché avesse il marchio Dop, non apponeva il sigillo a garanzia delle confezioni. In questo modo le buste avrebbero potuto essere manipolate. A seguito dei controlli effettuati dal personale del comando provinciale di Salerno del corpo forestale dello Stato e della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Salerno, diretto dal dottor Mario Grimaldi, è stato disposto il divieto di vendita per circa 40 chili tra mozzarelle e bocconcini, e successivamente ne è stata ordinata la distruzione. L’operazione è avvenuta nell’ambito dei controlli per la sicurezza agroalimentare, con particolare  riferimento al  settore caseario.

Nel banco vendita del supermercato c’erano varie confezioni di mozzarella che provenivano da un noto caseificio di San Cipriano Picentino. Qui venivano prodotti i lattici e sulle confezioni veniva apposta la dicitura “Mozzarella di latte di bufala” evocando, senza diritto, una denominazione di origine protetta. Il titolare dell’attività casearia, infatti, non rientra tra quelli riconosciuti dal Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop.

Il supermercato, inoltre, vendeva anche i prodotti di un noto caseificio di Paestum, che fa parte del Consorzio. In questo caso, però, benché l’etichetta Dop fosse regolare, mancava un altro elemento che garantisce il consumatore: il sigillo che assicura l’integrità della mozzarella e rende possibili manipolazioni del contenuto della confezione.

Sono già tre i precedenti sequestri effettuati dal personale dell’aliquota del corpo forestale della sezione di polizia giudiziaria di Salerno su stabilimenti e punti vendita di prodotti caseari. Nell’ambito delle attività svolte finora sono stati scoperti e sequestrati due manufatti – uno ad Eboli e l’altro a Foce Sele – con oltre ad essere risultati abusivi, erano dotati di impianti che scaricavano illegalmente i reflui della produzione nel fiume Sele. Sempre ad Eboli, poi, i sigilli sono scattati per un azienda bufalina, completamente abusiva e che occupava un terreno del demanio pubblico da oltre 20 anni.

Annalaura Ferrara

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