Falso allarme bomba all’Amendola

Evacuati studenti e docenti. Avviate indagini sulla telefonata anonima

«State attenti, c’è una bomba che esploderà alle dieci in punto». Sono queste le parole che il centralinista dell’istituto tecnico Amendola ha udito prima che dall’altro capo del telefono qualcuno riagganciasse. Il sospetto che si trattasse di un falso allarme c’era fin dall’inizio, ma il protocollo, in questi casi, impone la massima prudenza. E così il dirigente scolastico della scuola di via Lazzarelli, dopo una rapida consultazione telefonica con i carabinieri, ha deciso di far evacuare l’intero istituto. In totale oltre mille persone hanno affollato le strade di Mercatello tra studenti (circa novecento), insegnanti e personale tecnico amministrativo. In pochi secondi, le pattuglie dei carabinieri della compagnia di largo Pioppi, insieme al nucleo degli artificieri, hanno passato al setaccio l’istituto superiore, alla ricerca dell’ordigno, che però non è stato rinvenuto. All’Amendola sono giunti anche gli agenti della polizia municipale, agli ordini del maggiore Eduardo Bruscaglin ed i volontari dell’Humanitas che hanno disposto in via precauzionale un cordone di ambulanze.

L’allarme è rientrato intorno alle undici, quando i militari dell’Arma hanno dato il via libera affinchè studenti e personale potessero rientrare in classe e riprendere le lezioni. Sono ora in corso indagini per cercare di risalire all’autore della telefonata anonima. Un adulto e non un ragazzo, secondo quanto riferito dal centralinista agli investigatori. Il dirigente scolastico Emiddio Gallo si augura che si faccia al più presto chiarezza, anche se, dal suo punto di vista, non vi sono molti dubbi sul fatto che si sia trattato «di uno scherzo di cattivo gusto, una baggianata senza alcun secondo fine se non quello di far saltare agli studenti qualche ora di lezione, creando scompiglio». Episodi del genere sono infatti quasi all’ordine del giorno nella maggior parte delle scuole cittadine. Per l’Amendola è stata la prima volta: «In passato non era mai successo» ha infatti sottolineato il dirigente scolastico, che precisa che ieri mattina non erano previste nè conferenze, nè incontri, nè riunioni particolari. Una giornata di ordinaria routine, fatta di lezioni ed interrogazioni, insomma. Intanto per oggi gli alunni dell’istituto attendono una risposta dall’assessore provinciale all’Edilizia scolastica Nunzio Carpentieri, in merito all’avvio dei lavori per la realizzazione di alcuni laboratori dedicati alle attività didattiche. Un intervento atteso da tempo ma ancora fermo al palo.

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