il verdetto del giudice

Falsi braccianti per truffare l’Inps In 16 a giudizio

Truffe all’Inps coi falsi braccianti agricoli: in 16 a giudizio. Imputati, tra gli altri, un ispettore dell’Istituto di previdenza, un gestore di un patronato e due consulenti del lavoro. Per la...

Truffe all’Inps coi falsi braccianti agricoli: in 16 a giudizio. Imputati, tra gli altri, un ispettore dell’Istituto di previdenza, un gestore di un patronato e due consulenti del lavoro. Per la procura di Salerno, sostituto Guglielmo Valenti, avevano messo su un’associazione specializzata nella costituzione di fittizi rapporti di lavoro per ottenere i benefit assistenziali (disoccupazione e maternità). Agivano in complicità con otto aziende agricole di Battipaglia, Eboli, Capaccio e Nocera Inferiore. Ammonta a qualche milione di euro il danno all’erario.

A giudizio sono chiamati Michele Setaro, 50 anni, di Battipaglia, che curava i rapporti con le varie sedi Inps della provincia e, in particolare, con Giovanni Barbaro, 66 anni, ispettore dell’Istituto di previdenza, anche lui rinviato a giudizio, Vincenzo Manganielli, 50 anni, di San Valentino Torio, che fungeva da collettore delle richieste di assunzioni in agricoltura, Angelo Imparato, 46 anni, di Poggiomarino, gestore del patronato che metteva in contatto i falsi braccianti agricoli con le aziende compiacenti. Gli imprenditori agricoli che assumevano i falsi braccianti, invece, erano Gennaro Nappi, 60 anni, di Scafati, Giovanni Sabetta, 61, di Eboli, Sabato Vivone, 56, di Eboli, Giovanni Niero, 48, di Capaccio, Adelmo Attanasio, 58, di Capaccio, Giuseppe Scarpa, 52, di Eboli, Donato Sica Salerno, 37, di Eboli, e Antonio Minichiello, 60, di Battipaglia.

Rispondono sempre di associazione finalizzata alla truffa i consulenti del lavoro Alfonso Aufiero, 45 anni, di Salerno, e Nuvola Natale, 35, di Capaccio. Non rispondono di associazione, ma solo di truffa ai danni dello Stato gli imprenditori agricoli Damiano De Gregorio, 71 anni, di Torre del Greco, e Marco Noschese, 42, di Eboli.

Del collegio difensivo fanno parte, tra gli altri, gli avvocati Silverio Sica, Pietro Di Stefano, Gerardo Cembalo, Guglielmo Scarlato e Francesco Fragolino. Le indagini della procura interessano il periodo compreso tra il 2006 e il 2009. Il processo inizia a febbraio.

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