False nozze, Spinelli muto dal gip

Non parla l’ex poliziotto arrestato per aver favorito l’immigrazione clandestina

Si è avvalso della facoltà di non rispondere, Giovanni Spinelli, l’ex poliziotto coinvolto nell’organizzazione di matrimoni falsi, in un ampio territorio del Salernitano. Davanti al gip Alfonso Scermino, l’uomo ha preferito non rispondere alle domande. Spinelli, arrestato, è indagato, insieme ad altre trentaquattro persone, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed inoltre utilizzo di atti contraffatti e illegali. L’uomo organizzava matrimoni celebrati per ottenere il permesso di soggiorno in Italia a favore di extracomunitari. Spinelli conviveva con una marocchina, sua compagna e complice, che è riuscita a scappare.

I due hanno movimentato una cifra di circa 400mila euro. Ogni matrimonio veniva a costare 10mila euro a persona. Cittadini italiani ed extracomunitari contraevano matrimonio all’estero, per poi entrare in Italia ottenendo il permesso di soggiorno. I sospetti delle forze dell’odine hanno avuto inizio quando è stato riscontrato che alcuni appartamenti, in cui vivevano le coppie, erano intestati a Spinelli, dei quali uno a Castel San Giorgio. L’iter investigativo è stato condotto dalla sezione anticrimine del commissariato di Cava de’ Tirreni, sotto la guida del vicequestore aggiunto Marzia Morricone, ed è stata eseguita un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Nocera Inferiore. L’indagine è stata seguita dal sostituto procuratore Mafalda Daria Cioncada.

Davide Speranza

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