la sentenza 

False le accuse di violenza Giovane assolto

«Ho mentito. I rapporti sessuali con mio marito erano consenzienti. L’ho denunciato per salvarlo dalla droga». Così la moglie dell’uomo denunciato, finito in carcere e poi sotto processo, ha...

«Ho mentito. I rapporti sessuali con mio marito erano consenzienti. L’ho denunciato per salvarlo dalla droga». Così la moglie dell’uomo denunciato, finito in carcere e poi sotto processo, ha confessato le bugie, spiegandole con una discutibile buona fede ai giudici del collegio del tribunale di Nocera Inferiore. L’uomo, ventinove anni, paganese, accusato di plurimi casi di violenza sessuale, estorsione e lesioni nei confronti della moglie, inizialmente sottoposto al divieto di dimora, poi finito in carcere e successivamente scarcerato dopo le dichiarazioni assolutorie della donna, è stato a sua volta assolto con formula piena, per non aver commesso il fatto, con immediata trasmissione al pm degli atti relativi alle parole della consorte.
I fatti si riferiscono ad un periodo protratto fino a marzo 2018, data della denuncia: le accuse parlavano di botte e percosse, richieste di denaro per l’acquisto di stupefacenti e infine una serie di abusi sessuali commessi contro la volontà della coniuge, in realtà del tutto inventati. Gli atti sessuali, in particolare, erano stati descritti dettagliatamente dalla donna: come quando lui la aspettava a letto dopo la doccia pretendendo il suo corpo e, secondo il racconto della moglie, la costringeva ad aprire le gambe con la forza, abusando di lei in più occasioni. «Mi aveva picchiata - denunciò lei - e per questo io cedevo, perché temevo le botte». Dopo le violenze, altri dettagli: «Devo lavarmi, perché mi fai schifo», tutto per rendere veritiero il racconto.
In realtà i fatti erano stati costruiti ad arte dalla donna per salvare l’uomo dalla dipendenza dalla droga, almeno secondo l’ultima versione resa dalla signora. All’elenco delle contestazioni mosse nei riguardi dell’uomo, partendo dalle accuse più gravi di estorsioni per droga e di violenza sessuale, seguivano i maltrattamenti e le lesioni, refertate in ospedale con tre giorni di prognosi. Il paganese è stato assolto perché al centro di una gigantesca montatura.(a. t. g.)
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