Fallimento della Bsk: chiesto il giudizio immediato per i De Santis

La procura ha presentato richiesta di rito immediato per tre nell’affaire Bsk Securmark. Il passaggio riguarda i titolari della società, Fernando De Santis, la moglie Filomena Vicidomini e la...

La procura ha presentato richiesta di rito immediato per tre nell’affaire Bsk Securmark. Il passaggio riguarda i titolari della società, Fernando De Santis, la moglie Filomena Vicidomini e la collaboratrice Maria Assunta Scarpati, tutti raggiunti da misura cautelare, con altri due indagati stralciati. Il gip Valiante vaglierà la richiesta presentata dal pm Lenza, che ha condotto l’inchiesta giocata completamente sui meccanismi finanziari, setacciando le carte contabili di 25 società. Dietro i documenti gli inquirenti della polizia tributaria della Finanza hanno ricostruito un sistema illecito, formalizzando accuse di bancarotta fraudolenta contestata per il crack Bsk, società cardine di una galassia. I fatti contestati risalgono al novembre 2012, per una società sommersa dai debiti con cinque milioni di tributi non versati, diverse teste di legno individuate e un sistema che comprende anche le altre società del gruppo. Delle 25 società individuate, cinque sono fallite, undici hanno accumulato milioni di debiti, mentre il gruppo De Santis dislocava passaggi e cessioni di rami d’azienda con cariche sociali affidate a fantocci irreperibili e senza beni, costruendo scatole vuote dove far defluire dipendenti e debiti, senza pagare un euro di tasse e contributi previsti. Nel caso della Bsk, in particolare, il giro registra denominazioni a catena partite dalal Bsk service, Bsk Napoli, Bsk Roma, che ricalcano il giochetto Ipervigile-Supervigile, che effettuavano assunzioni ex novo di lavoratori della precedente società fallita, omettendo versamenti di fine rapporto e azzerando, di fatto, la loro storia lavorativa. L’obiettivo, come ricostruiscono pm e gip, eludere il fisco, senza versare tributi, incorrendo ben presto nello stato di insolvenza che innesca il fallimento. Le società che compongono la rete individuata dai finanzieri sono la Il pino, in fallimento dal 2011, la Neapolis srl di Portici, fallita a gennaio 2014, l’istituto di vigilanza La Vittoria srl di Napoli, la Securpol sud srl di Casagiove, la Ipervigile srl di Nocera Inferiore, fallito il ventinove maggio 2014. (a. t. g.)