Falò sulla spiaggia di Pastena per dire “no al cemento”

Tutto pronto per la “Vampa di Sant’Antuono”, antichissima tradizione popolare che rivivrà, giovedì, a partire dalle ore 16 e fino alla mezzanotte, presso il porticciolo di Pastena. Illuminando la città, il fuoco propiziatorio del 17 gennaio, rievoca la leggenda secondo cui Sant’Antonio Abate, protettore del bestiame, si recò all’inferno, insieme al suo maialino, per rubare il fuoco al diavolo e donarlo agli uomini. A riproporre la Vampa di Sant’Antuono che segna anche l’inizio dei festeggiamenti per il Carnevale, il comitato “Giù le mani dal Porticciolo”: «La costruzione di piazza della libertà impedisce, da alcuni anni, lo svolgimento della Vampa nella storica spiaggia di Santa Teresa, ridotta ad inavvicinabile trincea perché occupata dai lavori di una mostruosa speculazione edilizia – hanno spiegato i ragazzi del comitato che, ieri mattina, non fosse stato per il maltempo, avrebbero provveduto a ripulire la spiaggetta in vista dell’iniziativa - Ed è proprio per combattere un’ulteriore speculazione che, quest’anno, la Vampa sarà svolta al porticciolo di Pastena: accenderemo un grande fuoco che farà tremare gli speculatori», annunciano in coro.

Pronta ad accogliere «le speranze di chi non si riconosce in una città piena di contraddizioni irrisolte, palazzi e luoghi di consumo, ma vuota di cultura, senso civico e socialità», precisano i giovani, la Vampa, quindi, coinvolgerà residenti del quartiere e non solo, intrattenendoli con giocoleria, spettacoli e musica popolare.

A suscitare curiosità tra i presenti, pure la mostra fotografica “La Vampa della trasformazione: la tradizione tradita”. Non mancherà un gustoso aperitivo, durante il quale, tutti coloro contrari al progetto privato che interessa il porticciolo, potranno aderire alla petizione avviata dal comitato. Dopo aver goduto del suggestivo tramonto, infine, verrà accesa la Vampa che riscalderà grandi e piccini, fino a notte».

Marilia Parente

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