Camera di commercio

Faida tra gli agricoltori Rischio commissariamento

Coldiretti e Confagricoltura si contendono la leadership del settore

SALERNO. Stavolta, a differenza di un anno fa, non c’è nessun litigio sulla presidenza, in quanto la riconferma di Andrea Prete appare scontata.

Ma, nonostante l’apparente calma piatta, sulla Camera di commercio di Salerno c’è il rischio che si possa abbattere un tornado. Perché l’ente potrebbe essere addirittura commissariato. Un’eventualità quest’ultima non peregrina, che potrà materializzarsi qualora non dovesse essere trovata una soluzione alla “lite” che vede, schierati gli uni contro gli altri, da una parte Coldiretti e dall’altra Confagricoltura e Cia.

Un contenzioso che si trascina da fine luglio e che riguarda l’assegnazione di un seggio, riservato alle piccole imprese, che Coldiretti rivendica per sé, essendo stata la sola associazione a presentare domanda per questa “categoria”.

La poltrona, invece, è stata assegnata all’apparentamento tra Confagricoltura e Cia, scatenando l’ira dei “cugini”. E, perciò Coldiretti ha presentato un duplice ricorso al Tar e, di fatto, ha stoppato lo svolgimento del primo Consiglio camerale e la conseguente elezione del presidente e della giunta. La Regione, infatti, non può procedere all’ufficializzazione dei seggi e, contestualmente, a pubblicare il decreto con il quale viene convocata l’assemblea, alla quale, com’è consuetudine, prenderà parte anche il presidente Vincenzo De Luca.

Dunque non sembra nascere sotto una buona stella il nuovo corso della Camera di commercio salernitana.

Qualche problema era comparso già in precedenza, quando si erano accumulati già ritardi per via di una incompatibilità, che poi è stata risolta. E ora, sulla strada verso il Prete bis, si materializza il nuovo ostacolo dietro il quale, tuttavia, si nasconde pure una “lotta” intestina tra gli agricoltori e, in particolare, tra Coldiretti e Confagricoltura. Le due associazioni, infatti, si contendono la leadership del settore e, dunque, il ricorso alla giustizia amministrativa sarebbe la punta dell’iceberg di un rapporto che, negli ultimi tempi, non può certamente definirsi idilliaco.

In pratica il coinvolgimento del Tribunale amministrativo sarebbe una sorta di ultima spiaggia, una extrema ratio che si sarebbe voluta evitare. Tant’è che, in un primo tempo, non era stata neppure chiesta la sospensiva, nella speranza che si potesse trovare un accordo.

Ma così non è stato e, perciò, in questi giorni, la diplomazia è al lavoro, per evitare l’arrivo del commissario. Ma le parti sembrano piuttosto distanti e nessuno vuole recedere dai propri propositi. Tra i nodi da sciogliere, inoltre, oltre alla diatriba tra Coldiretti e Confagricoltura, c’è anche l’assegnazione della poltrona di vicepresidente. I commercianti, difatti, hanno richiesto, in ossequio alla continuità, di avere un loro rappresentante come numero due dell’Ente camerale. Una rivendicazione che può apparire legittima ma che, comunque, non trova concordi le altre associazioni.

E pertanto, anche su questo aspetto la partita è ancora in corso e si sta discutendo, non essendo stata trovata una soluzione in grado di soddisfare tutti, senza lasciare questioni sospese.

D’altronde la posta in palio è notevole, tenuto conto che le “poltrone” da assegnare si sono ridotte drasticamente in questi ultimi anni. La Camera di commercio, difatti, ha deciso di uscire dall’aeroporto Costa d’Amalfi e pure di chiudere Intertrade l’azienda speciale, nata nel 1997, che avrebbe dovuto favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese della provincia.

E che, invece, si è rivelata un flop, soprattutto finanziario. Su Intertrade si è concentrata pure la lente d’ingrandimento della magistratura inquirente, in quanto sono state rilevate alcune anomalie che adesso dovranno essere chiarite attraverso le indagini in corso.

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