Ex Pennitalia, ipotesi cassa integrazione al vaglio dei sindacati

I dipendenti di ex Pennitalia potrebbero andare in cassa integrazione per due anni in attesa di capire cosa accadrà al sito industriale per cui è stata confermata la chiusura da parte di Agc Glass Europe. La Regione ci metterà eventualmente i fondi, il Comune di Salerno l’area, a cui non sarà modificata la destinazione d’uso, ma toccherà trovare nuovi investitori che vogliano partecipare ad un progetto di reindustrializzazione. Al tavolo con Agc Glass partecipa, infatti, anche Confindustria Salerno. Il dialogo fra organizzazioni sindacali e proprietà è stato serratissimo e complicato. Ne è venuta fuori una bozza d’accordo che mira a tutelare il reddito dei circa 150 dipendenti dello storico stabilimento salernitano. «Dobbiamo parlarne coi lavoratori - ha commentato Antonio Greco, rsu Filctem Cgil- perchè un’idea d’accordo c’è e prevede due anni di cassa integrazione per cessazione di attività. Qualora se ne verificassero le possibilità, studieremo anche un piano di ricollocazione per i dipendenti. Sicuramente tutto ciò che abbiamo ottenuto è una grande conquista a fronte del baratro che ci aspettava». Se i dipendenti accettassero la proposta bisognerà tornare al Ministero dello Sviluppo economico per firmare l’accordo ed evitare, almeno momentaneamente, la chiusura dello stabilimento. «L’importante - hanno ribadito ancora le organizzazioni sindacali - è tutelare i livelli occupazionali ed evitare un’altra tragedia generata dalla crisi». Fra i lavoratori correvano poi voci circa lo spostamentodi alcuni dipendenti salernitani in altri siti del gruppo Agc Glass ma, al momento, non ci sarebbe alcuna certezza in merito. «È prematuro parlarne - ha concluso Greco - ma se mai si dovessero aprire spiragli all’interno del gruppo, e qualche lavoratore volesse trasferirsi, potrebbe essere un’ipotesi percorribile».

Carmen Incisivo

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