Ex pastificio Amato, tramonta il sogno di Nouvel

I prenotatari pronti a intentare causa alla famiglia per riavere le somme versate. E la curatela trascrive l’atto di citazione Processo a febbraio, Nuove grane giudiziarie in vista per la famiglia. Lo spettro del fallimento anche sulla "Amato Re"

La mastodontica opera di restyling del vecchio "Pastificio Amato", firmata dall’archistar Jean Nouvel, potrebbe definitivamente tramontare.Con l’aggiunta di nuove grane giudiziarie per gli Amato.

• Non solo perché, nonostante i due dinieghi del tribunale civile di Salerno in merito ai sequestri dei beni della famiglia - tra cui proprio la vecchia struttura della zona orientale - la curatela fallimentare non demorde ed è pronta a proseguire la battaglia, ma perchè ora anche un gruppo di prenotatari degli appartamenti e delle strutture di via Picenza starebbe intentato azioni legali per riappropriarsi delle somme versate come acconto. Diverse persone, infatti, all’epoca della presentazione del progetto di riqualificazione urbana a Mariconda, contrattarono l’acquisto di alcuni appartamenti (versando a titolo di acconto somme considerevoli). Da quello che si apprende, una decina di loro - vista la criticitá della situazione in cui è precipitata la famiglia Amato dopo il fallimento dello storico pastificio e la poco probabile prosecuzione, almeno al momento, di quel progetto - avrebbero giá attivato procedure di recupero delle somme versate che potrebbero, in linea teorica, portare a nuove richieste di fallimento anche per la societá "Amato Re" che detiene la proprietá del bene.

• E col passare dei giorni appare sempre più difficile per la stessa famiglia Amato trovare degli eventuali acquirenti per la struttura (sempre, in realtá, che sia nelle loro intenzioni). La scorsa settimana, infatti, il curatore fallimentare del pastificio, l’avvocato Luigi Amendola, ha proceduto alla trascrizione dell’atto di citazione con il quale si chiede al giudice di dichiarare l’inefficacia dell’atto di alienazione del dicembre 2006 che sancì il passaggio dell’ex pastificio di via Picenza dalla societá pastificio Amato alla "AmatoRe" per venti milioni di euro. La prima udienza è fissata per il prossimo 23 febbraio. Ma se i tempi della giustizia civile renderanno probabilmente non celere questa decisione, la trascrizione dell’atto messa in atto dalla curatela non produrrá di certo una pubblicitá favorevole per eventuali futuri acquirenti ai quali gli Amato potrebbero rivolgersi per risanare le finanze aziendali.

• La trascrizione, infatti, è un mezzo di pubblicitá legale che prevede l’annotazione in appositi registri della situazione giuridica di beni mobili e immobili. Non pregiudica di certo la reale possibilitá di acquisto, ma appare quantomeno improbabile che qualcuno possa essere interessato a un bene sul quale ormai è in atto una vera battaglia giudiziaria.
• Senza dimenticare che al vaglio della procura ci sono ormai centinaia di pagine di atti dai quali potrebbero emergere anche responsabilitá penali a carico dei componenti della famiglia Amato e di chi ha amministrato, gestito e controllato il pastificio. Le indagini portate avanti dalla guardia di finanza mirano ad appurare ipotesi di bancarotta fraudolenta.

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