Ex ostello: slalom tra topi e immondizia

La struttura presenta crepe in più punti, i giardini sono stati distrutti dalle mareggiate invernali

Mura crepate, asfalto divelto, erbacce, sacchetti di immondizia, siringhe e topi: c’è un tratto del lungomare di Torrione dove, ormai da mesi, il degrado regna sovrano. Parliamo dell’area limitrofa all’ex ostello della gioventù, dove da mesi è diventato impossibile fare anche una semplice passeggiata. La struttura, ormai fatiscente, complice la salsedine e le mareggiate, è intaccata da diverse crepe: non solo intonaci pericolanti, ma veri e propri pezzi di muratura che rischiano di staccarsi dal perimetro esterno, compreso quello a ridosso della strada. Tutt’intorno è un fiorire di erbacce alte, dove trovano rifugio blatte e topi che si riversano, in particolare di sera, sulla vicina spiaggia, diventata sempre più inaccessibile non solo per la presenza di rifiuti, ma anche perché alcune delle discese necessarie per raggiungerla sono state chiuse per motivi di sicurezza. Altra nota dolente è rappresentata dai giardini: le forti onde e la conseguente erosione costiera hanno in pratica fatto crollare una parte dell’area di verde pubblico, costringendo i dipendenti del settore Manutenzioni del Comune, già ad aprile, a transennare la zona per evitare problemi all’incolumità delle persone. Sono passati più di tre mesi e la situazione è ovviamente peggiorata: l’asfalto è spaccato in più punti, la vegetazione è completamente incolta e si è trasformata in una discarica a cielo aperto dove diversi incivili abbandonano di tutto, dai sacchetti di spazzatura a lattine e bottiglie vuote, passando per piccoli elettrodomestici che di tanto in tanto fanno capolino tra quel che resta di un’aiuola e un sentiero ormai impraticabile. I residenti sono su tutte le furie: decine le segnalazioni inoltrate nei mesi all’amministrazione comunale per sollecitare un intervento, a cui sono seguiti video, gallerie fotografiche e denunce postate sui social per radiografare un degrado che sta creando ripercussioni anche nelle zone limitrofe, in particolare per l’invasione di scarafaggi e ratti che dall’ex ostello “partono” alla conquista di generi alimentari abbandonati un pò ovunque sul lungomare. E i bagnanti? Sono stati costretti a migrare più a est o più a ovest, per mettersi al riparo da visite indesiderate e per assicurarsi la propria incolumità fisica.

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