la vertenza

Ex Lsu della scuola «Pronti a occupare»

Hanno indetto lo stato di agitazione permanente gli ex Lsu impiegati negli appalti di pulizia delle scuole; una protesta che terminerà solo quando non vi sarà la ripresa di un tavolo di confronto...

Hanno indetto lo stato di agitazione permanente gli ex Lsu impiegati negli appalti di pulizia delle scuole; una protesta che terminerà solo quando non vi sarà la ripresa di un tavolo di confronto sulla loro vertenza. Ai venti lavoratori di Eboli da ieri si sono aggregati anche quelli presenti tra i comuni di Campagna, Oliveto Citra e Colliano che per far sentire la propria voce hanno manifestato davanti all'Istituto Scientifico "Gallotta", annunciando dai prossimi giorni il blocco delle attività di pulizia, assicurando, come previsto dalla legge, solo le pulizie ordinarie per permettere la corretta funzionalità degli edifici durante le ore di lezione. «Siamo moto preoccupati - afferma il rappresentante della Rsa Antonio Mazzella - restiamo in attesa di un tavolo di confronto per decidere sui contratti in scadenza dal prossimo 1 marzo». Dal prossimo 28 febbraio, infatti, molti dei lavoratori addetti alle pulizie nelle scuole di Eboli che di tutta la provincia potrebbero trovarsi senza lavoro, proprio per la scadenza del contratto. Gli ex Lsu erano stati assunti grazie una legge del 2001: dopo tredici anni di proroghe e rinvii si è arrivati alla resa dei conti. Per questo motivo da ieri mattina è stato dichiarato lo stato di agitazione permanente dei lavoratori addetti alle pulizie delle scuole. In caso di mancato confronto istituzionale sono in molti ad annunciare di voler mettere in atto forme di protesta eclatanti, fino ad incatenarsi davanti agli istituti scolastici dove lavorano o addirittura il blocco delle attività didattiche pur di far valere i propri diritti. Una forma di protesta che viene supportata dalle confederazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil che hanno già annunciato di voler intraprendere anche iniziative di mobilitazione generale su tutto il territorio nazionale. «Una situazione di allarme che riguarda non solo Eboli ma praticamente tutta la provincia - ribadisce Mazzella -il rischio di occupazione delle scuole non è escluso, ma noi speriamo che tutto si possa risolvere per il meglio».

Sergio Macellaro