IL PRESIDIO

Ex Isochimica, i familiari chiedono che il processo torni ad Avellino

Sono stati lanciati verso il cielo 20 palloncini con i nomi dei morti per patologie legate all'amianto

AVELLINO - Riportare ad Avellino il processo, trasferito a Napoli nell'aula bunker di Poggioreale, che vede imputati i massimi dirigenti dell'ex Isochimica. La richiesta è stata avanzata dai familiari degli operai deceduti per scoibentare le carrozze ferroviarie.

Per porre l'attenzione sull'appello, così da poter permettere la partecipazione attiva alle udienze del processo alle 253 parti civili costituite, questa mattina dinanzi al Tribuanle di Avellino sono stati fatti volare in aria 20 palloncini ognuno con il nome degli altrettanti operai dell'ex Isochimica di Avellino morti per patologie collegate alla prolungata esposizione all'amianto.

I familiari non hanno neanche nascosto timori sul rischio prescrizione che potrebbe cadere sul processo, (presidente Sonia Matarazzo, giudici a latere Gennaro Lezzi e Pierpaolo Calabrese), nel quale compaiono 26 imputati che a vario titolo devono rispondere di omicidio colposo plurimo, lesioni dolose, concorso in disastro ambientale e omissione di atti d'ufficio. Dal processo è uscito Elio Graziano, scomparso il 4 marzo dello scorso anno all'età di 85 anni.