Ex Despar, 400 lavoratori in bilico

Si allungano i tempi per chiedere la cassa integrazione. La "2C" ha disertato l’incontro per il passaggio dei punti vendita alla curatela

SALERNO. Battuta d’arresto della vertenza ex Despar. Dopo la riunione dello scorso 16 marzo alla Provincia, per fare chiarezza sui tempi e le modalitá della cassa integrazione dei dipendenti, tutto tace. L’unico segnale viene dalla curatela fallimentare di Gds, in attesa della firma dell’atto notarile che sancisce il passaggio dei supermercati ex Despar dalla 2C alla stessa curatela, dopo che quest’ultima ha preteso la restituzione di 24 supermercati - non solo Gds, ma anche Cavamarket - gestiti dalla societá casertana dalla primavera dello scorso anno.

Come reso noto dal responsabile della Cisl Antonio De Michelo, il curatore Giacomo Sorrentino ha giá convocato per due volte la proprietá di 2C per formalizzare l’atto. Gli imprenditori casertani Caputo e Catone, però, non si sono presentati. Questo fa sì che la situazione sia ancora più confusa, anche perché sono sempre più evidenti le due diverse velocitá con le quali vengono gestite le sorti delle due societá di grande distribuzione, che confluivano nella holding di Antonio Della Monica prima del crac. In mezzo a questo caos i circa 400 lavoratori dei 24 punti vendita che temono per il loro futuro.

Ad essere più definita è la condizione dei dipendenti dei supermercati più piccoli del marchio Despar, che facevano capo nella societá Cavamarket. Il passaggio dei punti vendita al curatore fallimentare Giovanni Alari è stato, infatti, ufficializzato una decina di giorni fa. Al contrario la situazione dei lavoratori di Gds è più nebulosa. La maggior parte di loro, infatti, continua a recarsi a lavoro in supermercati quasi vuoti e tenuti aperti per smaltire la merce proveniente anche dai magazzini dei Cavamarket.

Per questi dipendenti, dunque, ogni giorno di lavoro potrebbe essere l’ultimo. Stando a quanto riferiscono, infatti, la comunicazione sui turni di lavoro del giorno dopo viene data quotidianamente. «Sappiamo che alla fine ci attenderá la cassa integrazione - spiega una cassiera di un ex Eurospar - ma questa attesa è logorante». Nessuna notizia giunge neppure riguardo l’appuntamento dei rappresentanti sindacali con Salvatore Russo, il magistrato della sezione fallimentare del tribunale che segue la vertenza e con il quale l’assessore provinciale al Lavoro Anna Ferrazzano si era impegnata a concertare un incontro.

«Speriamo di avere notizie più puntuali lunedì - ha detto De Michelo - In ogni caso spero che i tempi di attesa non siano lunghi e questo a tutto interesse dei lavoratori». In particolare il sindacalista della Cisl, in linea con il segretario generale della Cgil Franco Tavella, chiede di sapere le modalitá che saranno applicate nell’asta fallimentare (da bandire entro sessanta giorni dall’ufficializzazione del passaggio alla curatela) e se verranno inclusi tutti i lavoratori ex Despar o solo quelli impiegati in 2C o se, tra questi, verranno inglobati i 600 che la societá si era impegnata ad impiegare o solo i 400.



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