ACERNO 

Ex convento, si cercano operatori economici

ACERNO. Il Comune è alla ricerca di operatori economici interessati alla gestione dell’ex convento Sant’Antonio adibito ad Ostello della Gioventù. Circa 2400 metri quadrati su due livelli con 100...

ACERNO. Il Comune è alla ricerca di operatori economici interessati alla gestione dell’ex convento Sant’Antonio adibito ad Ostello della Gioventù. Circa 2400 metri quadrati su due livelli con 100 posti a sedere, sala per convegni e 40 posti letto. La struttura di proprietà comunale è il luogo ideale per fare turismo giovanile e in particolare è utile al grande afflusso turistico montano che offre la località per il suo clima, soprattutto durante la stagione estiva. Le diverse tipologie delle cellette sono idonee anche per ospitare intere famiglie.
Il complesso conventuale risale al 15esimo secolo ed è situato al centro dell’abitato. Fu danneggiata dal terremoto del 1980 ed è stato oggetto di ristrutturazione completa rispettando la struttura originaria. È dotato di stanze per gli ospiti, sala lettura, sala multimediale, ascensore.
Il sindaco Massimiliano Cuozzo, attraverso il responsabile dell’area tecnica e del patrimonio ha avviato una indagine di mercato al fine di affidare in concessione pluriennale l’Ostello della Gioventù per una durata di vent’anni. Per adesso si tratta solo di una ricerca di mercato finalizzata ad individuare i soggetti interessati e ad essere invitati alla successiva procedura magari avviando poi un apposito bando. Le risorse furono assegnate per gli interventi di recupero edilizio dalla Regione Campania e attraverso la Cassa Depositi e Prestiti con l’approvazione del progetto della competente Soprintendenza di Salerno ed Avellino.
Gli amministratori comunali stanno provando a smuovere l’economia locale percorrendo ogni strada possibile per offrire un turismo non solo agli amanti della montagna. Nell’ex dimora dei frati cappuccini, oltre al progetto futuro dell’Ostello della Gioventù, già c’è qualcosa di culturale ed utile per attirare il turismo. All’inizio del mese scorso è stato inaugurato il Museo della musica con uno spazio espositivo dove sarà possibile ripercorrere dal 1850 a oggi la cultura bandistica e non solo. Si tratta di oltre duecento strumenti musicali recenti ed antichi. C’è anche uno spazio per la Biblioteca sia a scopi didattici e di ricerca.
Piero Vistocco
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