la vertenza

Ex Cofima, Comune valuta ricorso

Dopo la sconfessione del Tar che ha annullato l’ordinanza dell’Ente

Vuole vederci chiaro il sindaco Marco Galdi prima di ricorrere al Consiglio di Stato sulla questione ex Cofima. «Occorre una valutazione attenta da parte degli uffici - afferma il primo cittadino - da proporre alla giunta e poi valutare se è il caso o meno di ricorrere ai giudici di Palazzo Spada». A suo tempo ci fu un’autodenuncia da parte del dirigente del quinto settore del comune che chiedeva di verificare se la lottizzazione interessasse anche la parte acquistata dal comune. Nei giorni scorsi il Tar di Salerno si è espresso sull'annullamento dell’ordinanza del 27 settembre 2013, con la quale il dirigente del quinto settore, Area Governo del Territorio del Comune contestò una presunta lottizzazione abusiva nell’ambito di un complesso produttivo denominato “ex Ceramica Cava”. Il tribunale ha accolto ed annullato l’ordinanza. L’ipotesi lottizzatoria contestata con l’ordinanza impugnata è stata già espressamente esclusa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, che ha ritenuto infondata la notizia di reato ed ha chiesto ed ottenuto l’archiviazione del relativo procedimento penale, attivato su impulso dello stesso comune metelliano, fanno osservare i giudici del Tar nel loro dispositivo.

La sentenza sottolinea che la società Cofima acquistò, nel 1982, dalla società Califano & Panico, il complesso produttivo di circa 17mila metri quadrati e che lo stato attuale dei luoghi è identico a quello esistente all’epoca dell’acquisto, non avendo la società acquirente apportato alcuna modifica, trasformazione, frazionamento e trasferimento.